Tar Lazio | Sentenza n. 10163/2013

Tar Lazio: «gli informatici nell’albo degli ingegneri»

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A distanza di un decennio termina la diatriba tra il ministero dell’Università e l’Associazione nazionale laureati in scienze dell’informazione e informatica: è stato stabilito che l’albo degli ingegneri è aperto anche agli informatici del vecchio ordinamento universitario.

Dopo 10 anni la sentenza n. 10163/13 del Tar del Lazio pone fine alla diatriba tra il ministero dell’Università e l’Associazione nazionale laureati in scienze dell’informazione e informatica stabilendo che l’albo degli ingegneri è aperto anche agli informatici del vecchio ordinamento universitario.

La vicenda prese avvio dalla «non condivisibile interpretazione» fornita nel 2002 dal Miur con circolare in materia e applicativa del 328/01 (che ha ridisegnato l’accesso alle professioni regolamentate suddividendo l’albo degli ingegneri in tre settori di specializzazione) che ha impedito ai laureati del vecchio ordinamento in scienze dell’informazione e dell’informatica di accedere al pari dei laureati in informatica del nuovo ordinamento e dei laureati in ingegneria agli esami per l’accesso alla sezione A dell’albo degli ingegneri, settore dell’informazione. Con la conseguenza di avere escluso questi laureati dalla partecipazione agli esami in alcuni atenei italiani (Firenze, L’Aquila, Udine, Genova, Salerno). Il ministero sosteneva che «i titoli che precedentemente davano possibilità di accedere a uno specifico esame di stato continuavano a essere validi per l’accesso allo stesso», mentre quelle lauree che «nell’ambito del previgente ordinamento, non erano valide per l’accesso agli esami di stato, non costituivano titolo idoneo per sostenere i nuovi esami».
Diversamente, i giudici del tribunale amministrativo capitolino hanno ritenuto che il «tenore letterale della norma serviva a salvaguardare gli attuali appartenenti all’ordine degli ingegneri» e, nello stesso tempo, a consentire a coloro che avevano conseguito il diploma di laurea secondo il previgente ordinamento di partecipare agli esami di stato per conseguire le abilitazioni professionali.

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