Edilizia sociale | Laterizio

Progetto di edilizia sociale «Unità Minima 5A e 5B» a Milano come elemento urbano distintivo

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La nuova edificazione ai margini del Villaggio Cavour si fonde con la vecchia, ereditandone la tipologia edilizia caratterizzata da corpi di fabbrica isolati, bassi e con giardino privato.

Il complesso di edifici per la residenza sociale e convenzionata «Unità minima 5A e 5B» fa parte del Piano di Zona Consortile della frazione Villaggio Cavour, proprio alle porte della metropoli lombarda, nel comune di Settimo Milanese.
L’intervento è risultato vincitore di un concorso bandito nel 2002 dall’Amministrazione comunale per la redazione di un planivolumetrico dedicato a nuovi insediamenti residenziali, con annessa sistemazione delle aree pubbliche e inserimento paesaggistico.

Vista dal lago di cava.
Vista dal lago di cava.

Il contesto è un territorio in transizione da un passato a vocazione agricola a un presente artigianale e industriale, in cui il confine tra aree edificate e aree rurali risulta sbiadito. Qui si affiancano senza ordine e criterio apparente capannoni industriali, villette isolate, tessuto residenziale del dopoguerra e macchie di campagna inurbata. La nuova edificazione ai margini del Villaggio Cavour si fonde con la vecchia, ereditandone la tipologia edilizia caratterizzata da corpi di fabbrica isolati, bassi e con giardino privato.

Il progetto Unità Minima 5A e 5B nel contesto del Villaggio Cavour.
Il progetto Unità Minima 5A e 5B nel contesto del Villaggio Cavour.

Il progetto di edilizia sociale «Unità Minima 5A e 5B» si propone di fornire un elemento urbano distintivo e ben riconoscibile a quella realtà suburbana indefinita e lo fa realizzando un maestoso edificio di 5 piani con pianta a U, che si raccoglie attorno a una corte aperta verso un lago artificiale ricavato in un ex cava. Tutto attorno il tessuto urbano si dirada e gli spazi si fanno più aperti. Tra il lago, l’ampia piazza-parcheggio limitrofa e il verde circostante, l’edificio si staglia come un oggetto a sé stante, grandioso e compatto. Il progetto si articola in quattro distinti corpi di fabbrica, uniti su tre lati da un loggiato continuo, caratterizzati dallo stesso disegno architettonico e dagli stessi elementi di dettaglio.

Fronte sud.
Fronte sud.

Il loggiato è costituito da un ordine gigante di pilastri in cemento, e si sviluppa in elevazione sul fronte interno accogliendo anche balconi e terrazze privati. Le differenti dimensioni planimetriche dei fabbricati permettono di aprire tra le volumetrie e lungo l’asse centrale della corte dei varchi di transito dall’area della corte privata a quella pubblica del parco circostante. I passaggi hanno larghezza regolata dal ritmo dei pilastri e altezza di due piani. Le testate degli edifici che si affacciano sul lago sono lievemente disassate a livello planimetrico. In particolare sulla testata nord-est, uno sbalzo di due metri, sottolineato da setti trapezoidali in c.a., indica l’accesso a una sala comune che godrà di un piacevole affaccio sul futuro parco che sorgerà grazie alla bonifica del lago artificiale.

Dettaglio della testata nord-est.
Dettaglio della testata nord-est.

I prospetti esterni sul parco sono caratterizzati da un basamento che si protrae fino al primo piano e da alte fasce marcapiano, entrambi intonacati di colore chiaro. Le fasce delimitano i tamponamenti in laterizio rivestiti da paramenti di mattoni faccia a vista bruni. Gli infissi sono dimensionati attraverso la composizione di due unici moduli, così da uniformare il disegno e le proporzioni dei prospetti. Le porzioni all’interno delle logge e nelle riquadrature delle facciate sono di colore avio.

Dettaglio del prospetto esterno.
Dettaglio del prospetto esterno.

Dal giardino comune nella corte, disegnato da un prato uniforme e da alcune aree di forma circolare in ghiaia, si accede ai diversi corpi scala degli edifici, così da evidenziare il carattere collettivo dello spazio centrale. L’impianto distributivo degli appartamenti è semplice e razionale: una spina centrale dà accesso a locali di forma regolare. Il progetto è interamente realizzato su un modulo costante di 310 centimetri sia in orizzontale che in verticale, così da rendere limpidi e leggibili gli elementi architettonici. Continuità con la tradizione costruttiva, sobrietà e chiarezza compositiva sono i caratteri distintivi che lo hanno reso vincente.

Chi ha fatto Cosa
Oggetto: Edifici per la residenza sociale e convenzionata
Località: Settimo Milanese (Mi)
Committente: Cooperativa Muratori e Braccianti di Carpi (Cmb)
Progetto di massima: Ex-M Architetti Associati, Nicola Braghieri, Andrea Palmieri, Marlene Dörrie, Maria Silva Perez, Denis Zuffellato
Progetto esecutivo e Direzione lavori: Nicola Braghieri, Andrea Palmieri, Alessandra Naitana, Sara Lorenzini, Luca Conti
Progetto strutturale: Ing. Micheli, Bergamo
Progetto degli impianti: Coprat, Mantova
Appaltatore generale: Cooperativa Muratori e Braccianti di Carpi (Cmb)
Cronologia: concorso 2002; progetto definitivo ed esecutivo 2009; fine lavori 2012
Superficie del lotto: 50.985 m2
Superficie residenziale: 12.500 m2
Costo complessivo: 15.000.000,00 B
Fotografie: Anna Positano

Elisa Di Giuseppe PhD, Dipartimento di Ingegneria Civile Edile e Architettura, Università Politecnica delle Marche

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