Fiec >> è la Federazione europea delle costruzioni che rappresenta, attraverso le sue 30 federazioni nazionali presenti in 27 paesi (24 dell’Ue oltre a Norvegia e Svizzera – appartenenti a Efta – e Turchia), le piccole e medie imprese così come i grandi players internazionali nel settore delle costruzioni.
A Parigi Fiec ha organizzato la Conferenza internazionale «Cambiamento del clima : le soluzioni dettate dal mondo delle costruzioni» durante i giorni del Cop21 con l’approvazione della stessa organizzazione del Cop21 e del Governo francese, in collaborazione con la Federazione nazionale dei Lavori pubblici e la Federazione francese delle costruzioni (Fédération Nationale des Travaux Publics e la Fédération Française du Batiment).
Johan Willemen, presidente Fiec, ha voluto sottolineare in questa sede che gli edifici nell’Unione europea usano il 40% di tutta l’energia consumata e che migliorando la loro efficienza si può contribuire all’obiettivo del Cop21, ovvero non superare l’aumento massimo di 2°C di riscaldamento globale.
«Il cambiamento climatico è il grande problema di oggi, siamo qui per fare la nostra parte a questo importante vertice internazionale, per dire al mondo ciò che il settore delle costruzioni è in grado di fare per affrontare questo impegnativo fenomeno. Per anni abbiamo riparato e ricostruito dopo gravi inondazioni e altri disastri dovuti al clima – ha affermato Mr Willemen spiegando che – l’edilizia è un settore fondamentale che sta già fornendo soluzioni per affrontare il cambiamento climatico. Il messaggio che Fiec vuole far pervenire ai leader mondiali riuniti a Parigi è che, per affrontare il problema del cambiamento climatico bisogna che il mondo dell’industria migliori il livello delle realizzazioni, deve essere utilizzata tecnologia sofisticata oltre a controllare il consumo delle risorse globali».
Promuovere l’efficienza energetica in Europa è la prima delle 10 proposte che Fiec ha voluto presentare. Il presidente Willemen si è rammaricato che i governi a oggi non siano riusciti a raggiungere il miglioramento richiesto per raggiungere gli obiettivi dell’Ue ma ha anche sottolineato che la federazione ha accolto la sfida, a nome di tutto il settore delle costruzioni che rappresenta, di rinnovare energeticamente l’intero costruito europeo: «le imprese e gli appaltatori sono coloro che hanno le soluzioni per trasformare gli edifici, molti dei quali hanno bisogno di importanti lavori di ristrutturazione».
La riqualificazione energetica degli edifici non è l’unica soluzione. Intere città devono essere a prova di clima, poste in sicurezza e in grado di proteggere i cittadini dalle catastrofi legate al clima in futuro. Fiec per far fronte a questo problema ha proposto che aumenti la collaborazione tra urbanisti e autorità pubbliche locali per garantire che i programmi di manutenzione e costruzione vengano affrontati ponendo come priorità la sfida al cambiamento climatico, cercando di prevenire i rischi e fornendo soluzioni efficaci.
LE DIECI PROPOSTE
- Promuovere la riqualificazione energetica del costruito in Europa
- Mettere in sicurezza dai rischi ambientali il territorio e le città
- Promuovere basse emissioni di carbonio e costruire edifici e infastrutture efficienti
- Incoraggiare appalti innovativi
- Promuovere l’innovazione tecnologica
- Agevolare finanziamenti alla sostenibilità
- Rafforzare le connessioni in rete e le sinergie
- Sostenere la formazione e l’aggiornamento delle competenze
- Incoraggiare l’uso di prodotti di riciclo e a bassa emissione di Co2
- Sostenere l’economia circolare.
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