Esterni | Pavimenti

PietraNet la start-up che realizza pavimentazioni in pietra green

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Adatto per piste ciclabili e accessibilità disabili il sistema PietraNet è in grado di dimezzare il consumo di pietra e rendere sostenibile il processo recuperando scarti lungo tutta la filiera.

La start-up PietraNet ha presentato due nuovi materiali, Solidgravel e Pavigravel, due tipologie di pavimentazione in granulato di pietra naturale con caratteristiche di ecosostenibilità.
PietraNet, insediata da settembre 2015 dentro Progetto Manifattura, l’hub della Green Economy Italiana con sede a Rovereto (Tn), ha lavorato per realizzate un sistema di produzione di pavimenti granulati stabilizzati, anti-sprofondamento, anti slittamento, drenanti al 100%, impiegando scarti dalla produzione di pietra.
Caratteristiche adatte per persone con problemi di deambulazione, per carrozzine e biciclette.

Opera d'arte in SOLIDgravel realizzata al parco TRE castani di Pergine 600

Gianni Tomasi | Amministratore unico PietraNet
«PietraNet vuole mostrare che anche materiali apparentemente banali, come le pavimentazioni outdoor, possono diventare esempi di economia circolare, cioè finalizzati a ridurre la quantità di materia, usare elementi riciclabili e valorizzare le sue qualità peculiari, nel nostro caso le pietre italiane, cosi differenti e belle.»

Gianni Tomasi, Paolo Zoni e Paolo dalla Pellegrina soci PietraNet.
Gianni Tomasi, Paolo Zoni e Paolo dalla Pellegrina soci PietraNet.

Paolo Zoni | Project manager PietraNet
«Abbiamo studiato come recuperare tutti gli scarti dall’estrazione e lavorazione della pietra, intercettando le fasi dove recuperare e valorizzare prodotti di scarto. Sia nella fase estrattiva che in quella di seconda lavorazione, quella di trasformazione del blocco in lastre per lavorati. Non solo: noi raccogliamo anche il cocciame, fondamentale per il recupero della materia prima nobile. Spesso la pietra viene usata per terrapieni, dove si potrebbero invece usare scarti di mattoni e cemento. La pietra è una materia con un colore, una natura, un’identità. È materiale da valorizzare: noi lo facciamo realizzando belle pavimentazioni che rendono più gradevole il landscaping.»

Paolo dalla Pellegrina | Sales manager PietraNet
«Vogliamo realizzare tanti stabilimenti Pavigravel e Solidgravel attraverso l’Italia per mantenere lo spirito del km zero. Abbiamo lavorato sul marchio e know how. Studiamo le ghiaie dei vari territori in Trentino, nel comune di Isera, e se idonee diamo in licenza di produzione decentrata. Cosi limitiamo spostamenti e valorizziamo le pietre tipiche di ogni provincia. Valorizzare quindi l’identità locale a Roma è meglio non fare una pista ciclabile in Rosso Verona o botticino (una pietra tipica di Bergamo) ma di materiale locale (Travertino o Santafiora), è da considerare che sul territorio italiano ogni cento km cambiano le pietre, e vale la pena valorizzare questa ricchezza

SOLIDgravel, villa privata a Rovereto 600

Gli scarti di pietre, ridotti in «sassolini» sono contenuti da un pannello alveolare in polipropilene 100% riciclabile, che garantisce una lunga durata. Uno degli utilizzi più interessanti di Solidgravel, che include uno strato di ghiaia resinata, per evitare il sollevamento, è quello per realizzare piste ciclabili. Si tratta di un materiale meno impattante dell’asfalto e non usa bitume continua, è inoltre più sostenibile della normale ghiaia. Infatti per realizzare una pista ciclabile di 50 km (larghezza media 3 metri) si usano solo 9750 tonnellate di materia contro 27mila tonnellate di una strada in ghiaia battuta normale. Solidgravel impiega solo 5 cm di strato (grazie alla presenza dell’armatura alveolare) contro i 10-12 cm di una strada in ghiaia normale. Anche il modello di produzione è decentrato per minimizzare la movimentazione di materia.

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