Edilizia funeraria | Fontanellato, Parma

Cemento, marmi e vetro per la cappella funeraria

Condividi
Struttura portante della cappella interamente in cemento armato rivestita con materiali lapidei, lastre di Limestone perla proveniente da cave del Libano e dal marmo spagnolo Emperador Light. Il rivestimento è posato in opera con un collante e trattato con protettivo siliconico idrorepellente. Il soffitto è stato rivestito di stucco lucido cerato. La copertura è protetta da guaina bituminosa ardesiata posata in doppio strato.

Arch. Enrico Ottolini | Progettista

Da sinistra, l’arch. Lucia Marocchi (direzione lavori) e l’arch. Enrico Ottolini (progettista).

«La progettazione di un’architettura funeraria è un’occasione che permette all’architetto di esprimere in maniera completa le proprie riflessioni sul tema della vita coniugata con la morte, intesa nella sua accezione di arco temporale, significati e valori, cercando d’interpretare con la composizione ciò che nel colloquio con la committenza si è compreso e di rendere concreto con i materiali l’intimo significato delle volontà espresse. Questa riflessione genera la necessità di allontanarsi da modelli stereotipati o da tipologie ormai consolidate per avventurarsi in una ricerca  destinata a essere unica per ogni committente. L’architetto in questo caso è l’interprete che opera la sintesi delle volontà che gli sono state espresse, naturalmente questa sintesi passa attraverso la propria cultura architettonica e visione compositiva».

Considerando la progettazione specifica della cappella realizzata nel cimitero di Fontanellato (Parma), è importante evidenziare quali sono gli elementi portanti della composizione architettonica. Il primo elemento è l’interazione che si crea tra gli spazi «vuoti» tamponati da vetri senza telaio e la parte del tetto in sporto sopra l’ingresso connotata da una forte valenza di luce e assenza di gravità.

Il secondo elemento è lo sforzo assoluto di sintesi sottrattiva del corpo architettonico e per dissonanza con il primo elemento la ricerca geometrica dello spazio nel rispetto del concetto di massa e gravità. Lo sporto diagonale è un esplicito riferimento all’arco temporale della vita, la nascita e la morte.

Il corpo architettonico, metafora di tutte le esperienze, dolori, gioie, ideali, mete raggiunte e sogni mancati, corpo scavato e aperto alla luce, segno inequivocabile di speranza, con un orientamento diagonale a rilevare che il percorso della vita non è quasi mai come lo immaginiamo. La gravità e il suo opposto, il minimalismo e la luce sono gli elementi del progetto. La purezza delle forme e la mancanza di decorazioni cercano di trasmettere un senso di tranquillità e calma interiore.

Struttura portante in cemento armato

La struttura portante della cappella, dalle dimensioni esterne di m 4,23×4,23, è interamente in cemento armato successivamente rivestita con materiale lapideo. Nello specifico la struttura è costituita da:

  • soletta di fondazione dello spessore di 30 cm armata con una maglia di ferri superiore e inferiore diametro di 12 mm posti a interasse di 30 cm
  • setti verticali dello spessore di 20 cm armati con ferri diametro 12 mm ogni 25 cm e staffe orizzontali diametro 8 mm ogni 25 cm
  • solette dei loculi della dimensione di cm 220×85 per il contenimento delle bare dello spessore di 10 cm leggermente inclinate verso l’esterno della costruzione
  • soletta di copertura, dello spessore di 15 cm, armata con una maglia di ferri orizzontali diametro 12 mm posti a 20 cm d’interasse, gli appoggi sui setti verticali hanno staffe diametro 8 mm ogni 25 cm. Al centro della soletta è stato creato un foro per l’ingresso di luce zenitale tramite un lucernario in policarbonato.

I materiali di finitura

La struttura in cemento armato è completamente rivestita di lastre di Limestone perla, un calcare (roccia sedimentaria) proveniente da cave del Libano, tranne le facciate adiacenti all’ingresso diagonale, dove il materiale è alternato dal marmo spagnolo Emperador light. Le fasce alternate sottolineano l’ingresso formando una sorta di facciata diagonale che si stacca dalla struttura supportata dalle aperture, d’ingresso e laterali, completamente trasparenti di vetro temperato senza telaio ancorato ai setti con placche di acciaio inossidabile. Lo spessore del materiale da rivestimento è di 3 cm posato in opera con apposito collante e poi trattato con protettivo siliconico idrorepellente. Internamente il soffitto è stato rivestito di stucco lucido cerato, gli otto loculi hanno lastre di chiusura intere in Limestone perla mentre per le restanti pareti continua anche internamente il motivo a fasce alternate. Il pavimento anch’esso in Limestone perla prosegue anche all’esterno per tutta l’estensione del lotto funerario di m 6,15×5,90 senza soluzione di continuità. La copertura è protetta dagli agenti atmosferici da guaina bituminosa ardesiata posata in doppio strato previa creazione di opportune pendenze.

Chi ha fatto Cosa

Committente: Sig. Marocchi Roberto, Fontanellato, Parma
Progetto e direzione lavori: arch. Enrico Ottolini e arch. Lucia Marocchi, Fidenza, Parma
Progetto struttura: ing. Roberto Bottarelli, Fontanellato, Parma
Impresa esecutrice: Marocchi srl, Fontanellato, Parma
Fornitura e posa materiali lapidei: Colonetti snc, Borgo di Terzo, Bergamo
Impianto elettrico: Erreci snc, Parma
Fornitura e posa serramenti in vetro temperato: Vetreria Barani, Fiorenzuola D’Arda, Piacenza

Edicola web

Ti potrebbero interessare

Fakro. Continua la strategia sostenibile Go Green

Fakro investe nella sostenibilità con un impianto fotovoltaico da 2.105 kWp. L’azienda riduce così le emissioni di Co₂ e promuove l’energia rinnovabile nella produzione, in fede alla strategia Go Green