Impermeabilizzazione delle fondamenta

Volteco. Impermeabilizzazione a Venezia

A Venezia, i vari fenomeni di acqua alta hanno evidenziato ancora di più quanto questo patrimonio sia fragile ma, allo stesso tempo, nella sua specificità, possa e debba essere protetto. Volteco parla dell’esperienza di impermeabilizzazione delle fondamenta a Venezia

Volteco parla dell’esperienza di impermeabilizzazione delle fondamenta a Venezia: i vari fenomeni di acqua alta hanno evidenziato ancora di più quanto questo patrimonio sia fragile ma, allo stesso tempo, nella sua specificità, possa e debba essere protetto.

Impermeabilizzazione a Venezia: le sfide

Uno dei principali problemi in edilizia è l’impermeabilizzazione delle fondamenta, soprattutto in città costruite su barene e canali, soggette a infiltrazioni di acqua salmastra. Altro fenomeno critico è la risalita capillare, che porta il sale a depositarsi sulle murature, causando il degrado di intonaci e malte, con danni estetici, strutturali e alla salubrità degli edifici.

Volteco. Impermeabilizzazione delle fondamenta a Venezia ©Volteco

In questo senso, la sfida all’acqua parte dall’impermeabilizzazione degli edifici del centro storico di Venezia soggetti periodicamente ad allagamenti dovuto all’innalzamento delle maree.

Questo tipo di intervento su edifici storici rappresenta una delle massime espressioni della progettazione dell’impermeabilizzazione.

Un’altra sfida a Venezia è costituita dall’approvvigionamento e la movimentazione dei materiali da costruzione che risultano particolarmente difficoltosi vista la peculiare conformazione della città.

La soluzione Volteco per l’impermeabilizzazione a Venezia

La membrana Amphibia 3000 Grip di Volteco oltre a rappresentare un rilevante upgrade tecnologico rispetto al telo bentonitico è caratterizzata da un peso specifico molto inferiore. Questo aspetto ne permette il facile impiego in ambienti e locali difficilmente accessibili.

Stefano Maccatrozzo | Assistente tecnico commerciale Volteco dal 1990

Stefano Maccatrozzo | Assistente tecnico commerciale Volteco dal 1990 foto@volteco

«Il recupero delle vasche contro le alte maree è sempre stato un intervento fondamentale. In passato, quando ancora Volteco non aveva sviluppato le attuali tecnologie, si utilizzavano metodologie tradizionali come solette e muretti in calcestruzzo. Tuttavia, queste soluzioni presentavano delle criticità tecniche e comportavano una significativa perdita di spazio, aspetto rilevante considerando l’alto costo al metro quadrato a Venezia. Nel corso degli anni siamo riusciti a intervenire in modo meno invasivo, ottimizzando le fasi operative e migliorando la sicurezza del recupero, sempre nel pieno rispetto del patrimonio artistico veneziano.
Rispetto a qualche anno fa, oggi c’è una maggiore sensibilità verso il recupero dei piani terra. Le maree, infatti, nell’ultimo decennio sono diventate più intense e frequenti, anche al di fuori della tradizionale stagione autunnale (un tempo limitata ai mesi di novembre e dicembre). La riqualificazione dei piani terra, sia per spazi commerciali, turistici o residenziali, ha contribuito a rendere Venezia ancora più attrattiva, migliorando e ampliando l’offerta della città. Uno dei ricordi più significativi è l’intervento realizzato nel 2000 a Punta della Dogana, oggi adibita a museo. È stato un cantiere complesso data la posizione e la tipologia di intervento di impermeabilizzazione della vasca contro le alte maree e di un piano interrato, che ha restituito nuova vita a un edificio simbolo di Venezia. Un altro intervento di grande rilievo, sempre nei primi anni 2000, è stato quello al Teatro La Fenice. In quell’occasione abbiamo impermeabilizzato l’intero piano interrato, fino a 4 metri di profondità, trasformandolo in magazzino per le macchine di scena e deposito per le attrezzature di musicisti e artisti. Un lavoro di grande responsabilità, che ha garantito nuovi spazi funzionali per uno dei teatri più prestigiosi al mondo.
A partire dal 12 novembre di quell’anno, Venezia ha vissuto un mese drammatico, segnato da ripetuti episodi di marea sostenuta, con picchi fino a 189 cm. Questi eventi hanno rappresentato una conferma inequivocabile del cambiamento climatico in atto. L’intensificarsi di fenomeni così estremi ha reso ancora più evidente agli occhi di tutti quanto Venezia sia un patrimonio fragile, da tutelare con la massima attenzione sotto il profilo storico, turistico ed economico. In quel periodo, ho personalmente verificato lo stato degli interventi realizzati con le nostre tecnologie più avanzate. I risultati hanno dimostrato l’efficacia delle soluzioni adottate, dandoci ulteriore conferma e forza nel nostro operato».

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