La 24ª Esposizione Internazionale di Triennale Milano, intitolata Inequalities e aperta al pubblico dal 13 maggio al 9 novembre 2025, affronta un tema urgente e politico come quello delle crescenti diseguaglianze che caratterizzano le città e il mondo contemporaneo
Dopo aver affrontato i temi della sostenibilità (con Broken Nature nel 2019) e i misteri dell’universo (con Unknown Unknowns nel 2022), la 24ª Esposizione Internazionale chiude questa trilogia focalizzando la riflessione sulla dimensione umana con un progetto collettivo che, attraverso mostre, installazioni, progetti speciali ed eventi del public program, si interroga sulle sfide globali connesse alle differenze che caratterizzano molteplici ambiti dell’esistenza umana, dall’ambito economico a quello etnico, dalla provenienza geografica al genere.
Una visione etica del costruire
Faresin Formwork, azienda italiana con oltre 50 anni di esperienza nella progettazione e produzione di casseforme e soluzioni per l’edilizia, partecipa alla 24ª Esposizione Internazionale di Triennale Milano sostenendo Cities, mostra tematica a cura di Nina Bassoli, curatrice per Architettura, rigenerazione urbana e città di Triennale Milano, che racconta la città come sistema complesso, stratificato e in continua trasformazione, riflettendo sulle disuguaglianze urbane e sociali del nostro tempo.
Faresin Formwork ha contribuito alla realizzazione delle installazioni che compongono lo scheletro urbano della città e dei grattacieli simbolici fornendo sistemi modulari che interpretano in chiave costruttiva il linguaggio dell’architettura contemporanea.

La presenza in Triennale si inserisce in un progetto culturale e industriale più ampio: da anni l’azienda promuove una cultura del costruire che intreccia tecnologia, sostenibilità e impatto sociale. Consapevole che le scelte ingegneristiche hanno un impatto diretto sulla qualità della vita e sull’organizzazione degli spazi pubblici, Faresin Formwork considera il dialogo tra industria, progettazione e cultura essenziale per affrontare le sfide dell’abitare contemporaneo. Il sistema edilizio non è solo un processo produttivo, ma un motore di trasformazione urbana e sociale.
«Innovare oggi significa anche saper ascoltare i bisogni delle comunità. Costruire per noi è un atto umano prima che tecnico: ogni soluzione ingegneristica deve contribuire a creare ambienti più equi, più dignitosi, più sicuri e più vivibili»
Chiara Faresin, Executive Director di Faresin Formwork
In un contesto segnato da disparità economiche, segregazione spaziale e crisi ambientale, si fa sempre più urgente la necessità di concepire le città del futuro come spazi progettati per le persone e con le persone, sin dalle fasi iniziali del processo. Attraverso il contributo a Cities, Faresin riafferma il proprio impegno a promuovere una filiera delle costruzioni che integri competenze industriali e visione culturale, con l’obiettivo di rendere le città più aperte, accessibili e orientate al benessere collettivo.