Nel cuore di Dortmund, l’edificio che oggi ospita il Prizeotel di circa 14.000 m² – è stato oggetto di un importante intervento di riqualificazione, conclusosi nel 2023. La struttura, originariamente costruita tra il 1958 e il 1961 e adibita in passato a centro sanitario, è stata trasformata in un polo multifunzionale che include uffici, residenze, un asilo nido e naturalmente l’hotel. Il progetto ha valorizzato l’identità architettonica del secondo dopoguerra, conservando numerosi elementi originali, come pavimenti in graniglia, mosaici parietali, rivestimenti murari e corrimani, grazie a un attento lavoro di restauro guidato dagli studi Pinkarchitekten e Heyen Lippross Kiefer + Partner.

Le porte esistenti sono state recuperate ove possibile, integrate con nuovi telai in acciaio prodotti da Hörmann e realizzati interamente su misura. Circa 150 elementi sono stati creati per adattarsi perfettamente alle ante originali, ciascuna leggermente diversa per dimensioni e struttura. Nei casi in cui il recupero non era possibile, sono intervenute nuove forniture firmate Schörghuber – azienda del gruppo Hörmann – che ha realizzato anche porte tagliafuoco T30, conformi alle normative di sicurezza e capaci di garantire un efficace isolamento acustico.

Prizeotel: tra spirito anni ’50 e design contemporaneo
L’intervento sul Prizeotel ha puntato a conservare e valorizzare il linguaggio architettonico dei “fifties” tedeschi, restituendo visibilità alla palette cromatica originale – fatta di toni caldi come marrone, rosa e arancione – e reinterpretando i materiali storici attraverso un approccio contemporaneo. L’atrio d’ingresso, completamente rinnovato, oggi collega la nuova reception agli spazi comuni e ai percorsi verticali. Le porte in vetro, dotate di apertura automatica, introducono ai corridoi che mantengono lo stile d’epoca in modo fedele ma funzionale.

Le camere dell’hotel sono firmate da Karim Rashid, che ha integrato dettagli in laminato nero a strisce sulle porte, unendo lo stile del dopoguerra al design attuale. Il risultato è un ambiente in cui la memoria architettonica si fonde con l’ospitalità contemporanea, culminando nel belvedere panoramico all’ultimo piano. I telai Hörmann, realizzati con precisione artigianale, diventano così parte integrante di un progetto che restituisce nuova vita a un edificio simbolico, coniugando estetica storica, efficienza tecnica e sostenibilità del costruito.