Merlo spa. Dal primo sollevatore telescopico al futuro digitale

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Merlo spa è guidata dall’innovazione radicata nella tradizione dal 1964. Il primo sollevatore telescopico nel 1980, oggi si guarda all’immediato futuro digitale e sostenibile

(foto merlo spa)

Merlo spa, azienda cuneese attiva a livello mondiale nella produzione di sollevatori telescopici e mezzi da lavoro altamente specializzati, è la prova concreta di come una realtà industriale a conduzione familiare possa non solo sopravvivere, ma eccellere per decenni nel panorama globale dell’industria meccanica grazie alla visione, all’ingegno e alla continua spinta verso il futuro.

Fondata da Amilcare e Natalina Merlo, l’azienda è partita con la costruzione di macchine da cantiere. I primi anni sono stati segnati da una produzione artigianale già orientata all’innovazione.

Ma già nel 1981 Merlo si distingueva per un’innovazione destinata a cambiare per sempre il settore della movimentazione: il primo sollevatore telescopico al mondo, l’SM30, una macchina che univa compattezza, versatilità e capacità operativa in un unico veicolo.

Quel progetto rappresentava molto più che un semplice prodotto: era l’inizio di una filosofia industriale basata sull’integrazione verticale, con il controllo completo della filiera produttiva e una forte identità progettuale interna.

Merlo spa: evoluzione tecnologica e svolta green e digitale

Nel corso dei decenni, Merlo ha dimostrato una rara capacità di lettura del mercato, investendo costantemente in ricerca e sviluppo.

Dalla trasmissione idrostatica ai sistemi di sicurezza dinamici, passando per il telaio modulare e la cabina sospesa, ogni innovazione è stata progettata internamente e protetta da brevetti, con oltre 90 titoli registrati a livello internazionale.

Il legame tra tecnologia e funzionalità è sempre stato centrale.

Lo dimostra l’introduzione del sistema Ascs – Adaptive Stability Control System, un brevetto Merlo che adatta dinamicamente la risposta della macchina in base alle condizioni di carico, stabilità e configurazione del veicolo, massimizzando sicurezza e produttività in ogni contesto operativo.

Merlo spa e-Worker (foto merlo spa)

Merlo spa: era della meccanica intelligente e sostenibile

Oggi Merlo si sta proiettando con decisione nella nuova era della meccanica intelligente e sostenibile.

In questo, una pietra miliare della nuova strategia è il lancio della gamma elettrica di cui l’e-Worker, primo sollevatore telescopico full electric, è capostipite, segnando un grande punto di svolta per tutto il comparto:

emissioni zero, compattezza, silenziosità e prestazioni elevate, pensate per i cantieri urbani, le aziende agricole e i contesti ambientali più sensibili.

Merlo spa Cingo Guida autonoma (foto merlo spa)

MerloMobility, la piattaforma digitale per la gestione da remoto

Ma la proiezione dell’azienda verso nuove tecnologie non si ferma qui. Sono diverse infatti le soluzioni ad alto contenuto digitale e volte all’automazione.

Ne sono un esempio: MerloMobility, una nuova piattaforma digitale per la gestione da remoto del parco mezzi, connessa via cloud e capace di monitorare in tempo reale prestazioni, stato di manutenzione, parametri di sicurezza e geolocalizzazione.

Un sistema che consente l’accesso al credito Industria 4.0 e a numerosi altri incentivi nazionali e per chi gestisce flotte complesse:

  • il Cingo a guida autonoma, un’evoluzione della storica gamma di trasportatori compatti Merlo che è in grado di operare in autonomia, grazie a sistemi di navigazione avanzati, sensoristica intelligente e algoritmi proprietari;
  • il Radiocomando, un’interfaccia wireless all’avanguardia che consentirà all’operatore di comandare la macchina a distanza in totale sicurezza. Ideale in ambienti pericolosi o per manovre ad alta precisione, rappresenta un ulteriore passo verso la robotizzazione controllata dei mezzi di sollevamento.

Merlo spa: competitività = formazione

In un mercato sempre più competitivo e globalizzato, Merlo continua insomma a distinguersi per un modello produttivo unico:

il controllo verticale della filiera, il know-how interno e un dna familiare che oltre a guidare le scelte strategiche, si è sempre distinto proprio per la capacità di interpretare la domanda e convogliare gli investimenti verso il mercato del futuro.

Oltre 1.700 dipendenti, operanti in Italia e nelle 7 filiali internazionali, con un campus industriale a San Defendente di Cervasca che rappresenta uno dei poli più avanzati della meccanica applicata a livello europeo.

L’investimento nella formazione tecnica è infine un altro elemento distintivo, concretizzato nel Merlo Training and Research Center, dove ogni anno vengono formati operatori, tecnici e concessionari da tutto il mondo.

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