Bureau Veritas. Un piano di intervento mirato per le scuole italiane a rischio

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L’emergenza sicurezza negli edifici scolastici italiani torna al centro dell’attenzione, dopo che il recente rapporto di Tuttoscuola ha evidenziato come oltre 3.500 strutture, pari al 9% del totale, risultino prive delle certificazioni obbligatorie. In questi istituti, frequentati da circa 700mila tra studenti e personale scolastico, mancano i requisiti minimi di conformità alle normative vigenti. Un dato che, secondo Bureau Veritas Italia, rappresenta solo la punta di un iceberg che coinvolge un patrimonio edilizio di 40mila scuole, delle quali nove su dieci non rispettano pienamente i criteri di sicurezza.

Il nodo delle criticità: dal rischio sismico alla prevenzione incendi


Il quadro appare ancora più preoccupante nel Mezzogiorno e nelle Isole, dove si concentra la maggior parte delle strutture non certificate. In queste aree, più esposte al rischio sismico, meno della metà degli edifici ha ottenuto il collaudo statico. A tali fragilità si sommano carenze strutturali, impiantistiche e di prevenzione incendi, che rendono urgente un approccio metodico e selettivo agli interventi.

La proposta di Bureau Veritas


Operatore internazionale nell’ambito dei servizi di ispezione, certificazione e verifica di conformità, Bureau Veritas si candida a fornire un contributo tecnico-metodologico per affrontare la situazione. L’obiettivo non è una semplice mappatura delle criticità, ma un piano d’azione che stabilisca priorità d’intervento, orientando le risorse disponibili verso le aree più vulnerabili. La società punta a integrare analisi strutturali e sismiche con valutazioni sul fronte antincendio e sugli impianti, così da ridurre i rischi quotidiani per milioni di studenti e lavoratori della scuola.

Un’accelerazione favorita dal Pnrr


Negli ultimi due anni, l’osservatorio di Bureau Veritas ha registrato un aumento significativo delle richieste di supporto da parte degli istituti, intenzionati a colmare le lacune attraverso i fondi messi a disposizione dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Tuttavia, la strada appare lunga: oltre 7 milioni di studenti e un milione di operatori scolastici trascorrono quotidianamente più di 200 giorni l’anno in edifici spesso non a norma.

D’Amato: servono sinergie pubblico-privato

Diego D’Amato (foto Bureau Veritas)


«Difficile, allo stato attuale, definire forme e tempi di una collaborazione strutturata – sottolinea Diego D’Amato, presidente e amministratore delegato di Bureau Veritas Italia – ma la nostra esperienza, anche come Società Benefit, può essere decisiva. Non vanno dimenticate le criticità delle sedi provvisorie, che dovrebbero garantire adeguata sicurezza durante i lavori di riqualificazione delle sedi originarie».

D’Amato aggiunge: «Siamo consapevoli che serviranno anni per intervenire sull’intero patrimonio scolastico. È però indispensabile avviare sinergie tra pubblico e privato, sostenute da finanziamenti adeguati, come già accaduto nel settore delle infrastrutture di trasporto».

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