Con l’evento “BeNewtral Connect: infrastrutture e innovazione per un domani carbon-neutral”, la start-up BeNewtral ha presentato ufficialmente ReBind e annunciato la scelta del Castello di Giovenzano come sede del proprio headquarter. L’iniziativa, promossa dai founder Riccardo Frezzato e Nicolò Verardi, ha visto la partecipazione di istituzioni, imprese e stakeholder del settore. Tra gli interventi, quello del Sottosegretario alle Infrastrutture Antonio Iannone, che ha ribadito l’impegno del governo a semplificare i processi per accelerare la transizione ecologica.

ReBind al centro della scena
Il nuovo materiale sviluppato da BeNewtral è pensato per sostituire il cemento tradizionale mantenendo prestazioni equivalenti in termini di resistenza e durabilità, ma con un impatto ambientale decisamente inferiore. I test effettuati in laboratori e università hanno confermato l’affidabilità di ReBind, già impiegato in prefabbricati e rigenerazioni stradali. L’innovazione ha suscitato l’interesse del mercato e l’apprezzamento degli operatori del settore, segno che il cambiamento nell’edilizia è ormai in corso.
«L’interesse che si è generato riflette la crescente attenzione del mercato verso soluzioni innovative che coniughino performance elevate e sostenibilità ambientale», ha spiegato Riccardo Frezzato, co-founder di BeNewtral. «Abbiamo trovato intorno a noi tanto aiuto: imprenditori che mettono a disposizione macchinari e tecnici, investitori coraggiosi e un ecosistema che ci permette di guardare al futuro con ambizione».
«Il dialogo costruttivo con imprese, istituzioni e associazioni di categoria dimostra che il cambiamento nel settore edilizio non è solo necessario, ma già in atto», ha aggiunto Nicolò Verardi, co-founder della start-up. «Siamo a un punto di non ritorno e ReBind può essere il catalizzatore di questa trasformazione».
Un modello circolare e certificato
La forza di ReBind non risiede solo nelle sue proprietà tecniche, ma anche nel modello produttivo innovativo che lo sostiene. Il legante viene realizzato interamente a freddo, tramite micro-impianti locali, con una riduzione fino al 90% delle emissioni di CO₂ per tonnellata prodotta, del 98% dell’energia utilizzata e del 93% dell’acqua consumata. Inoltre, grazie a una composizione che include fino al 70% di sottoprodotti, elimina la necessità di estrazione da cava, riducendo ulteriormente l’impatto ambientale.

«Sono lieto di essere intervenuto a questo incontro perché mi è ben chiara l’importanza dell’iniziativa, della sfida dell’innovazione per la decarbonizzazione rispetto alla quale la nostra Nazione gioca una partita decisiva», ha dichiarato il Sottosegretario alle Infrastrutture Antonio Iannone. «Per questo stiamo mettendo in campo una serie di iniziative anche legislative per semplificare le procedure e fare in modo che non ci sia uno Stato che ostacoli il progresso».
Il materiale ha già ottenuto la certificazione Remade in Italy, convalidata da Rina, che conferma il contenuto di riciclato e ne garantisce l’idoneità ai CAM per gli appalti pubblici. In questo modo, BeNewtral non solo propone un’alternativa tecnologicamente valida, ma contribuisce a diffondere un nuovo paradigma industriale basato su principi di economia circolare, in grado di restituire valore economico, ambientale e sociale.
«Per noi ReBind rappresenta più di un prodotto: è la dimostrazione che è possibile superare la logica lineare dell’estrazione, del consumo e dello smaltimento», ha sottolineato Frezzato. «Il nostro obiettivo è costruire un sistema produttivo più giusto, efficiente e tracciabile, che sappia dare nuova vita ai materiali e generare impatti positivi per tutta la filiera».