Esem-Cpt. Piccoli in Cantiere 2025, la sicurezza che nasce dal gioco

Condividi
(foto Esem-Cpt)

Caschetti gialli calati sugli occhi troppo piccoli, magliette larghe macchiate di vernice, passaporti da completare con i bollini delle attività, peluche portati al pronto soccorso per imparare le regole del soccorso. Il campo prove di Esem-Cpt a Pioltello, il 27 settembre 2025, si è trasformato in un vero e proprio parco esperienziale, dove i bambini si sono calati nei panni di pompieri, muratori, soccorritori e volontari della Protezione Civile. Accanto a loro, genitori emozionati e volontari appassionati hanno contribuito a rendere unica una giornata che ha avuto come filo conduttore un messaggio semplice ma potente: la sicurezza si impara con il gioco, con il sorriso e con l’emozione.

La nuova edizione di “Piccoli in Cantiere”, promossa da Esem-Cpt e Itt Cat Carlo Bazzi con la collaborazione di istituzioni e associazioni locali, ha raccolto un’adesione straordinaria, con oltre mille iscrizioni. L’obiettivo è chiaro: coltivare fin dall’infanzia una consapevolezza profonda del valore della sicurezza, affinché diventi un riflesso naturale nella vita quotidiana e professionale.

Un mattone per il futuro

Per gli organizzatori l’entusiasmo dei bambini e la partecipazione delle famiglie sono la conferma di un progetto che va oltre la singola giornata. «Aver visto oltre mille iscrizioni è motivo di grande orgoglio – ha raccontato Luca Cazzaniga, presidente di Esem-Cpt -. Questo progetto non è solo un evento: è un mattone prezioso per un futuro in cui la sicurezza sarà vissuta come un valore naturale e indispensabile».

Dietro le attività colorate e le simulazioni spettacolari, infatti, c’è un lavoro complesso, fatto di organizzazione, imprevisti superati e collaborazioni consolidate. Ogni piccolo laboratorio, ogni gioco, ogni percorso non è stato pensato come intrattenimento fine a sé stesso, ma come strumento educativo capace di generare ricordi positivi e duraturi. Una logica che, come ha sottolineato Salvatore Cutaia, vicepresidente Esem-Cpt, è il cuore del progetto: «Piccoli in Cantiere è un seme che cambierà la percezione della sicurezza, trasformandola in un ricordo felice, in un’emozione che resta».

Il gioco come linguaggio

Il mondo della scuola ha avuto un ruolo chiave nell’evento, offrendo il proprio know-how tecnico e pedagogico per trasformare un concetto astratto come la sicurezza in un’esperienza concreta e divertente. Silvia Ricci, presidente dell’Itt Cat Carlo Bazzi, ha ricordato come «il sistema delle costruzioni è coeso quando trasferisce passione e sapere ai più piccoli», rompendo pregiudizi e rendendo il cantiere un luogo di curiosità e scoperta.

Il suo collega Fabrizio Zaniolo, vicepresidente dell’istituto, ha rimarcato il valore educativo di questo approccio: «Partire dai bambini è il modo migliore per cambiare la cultura del lavoro. Piccoli in Cantiere fa vivere ai più piccoli un’esperienza formativa indimenticabile e li fa sentire veri eroi della sicurezza». Una prospettiva che ribalta la visione tradizionale della prevenzione, troppo spesso percepita come un obbligo, e la ripropone come un valore positivo e condiviso.

La forza delle associazioni

Il tessuto associativo del territorio ha arricchito la manifestazione con attività e laboratori che hanno unito gioco e formazione. La Croce Verde Pioltello, per esempio, ha riproposto l’iniziativa del “Pronto Soccorso Peluche”, che da anni coinvolge i più piccoli in un’esperienza di primo soccorso giocosa ma formativa. «Vogliamo trasmettere la passione per il soccorso in modo leggero e coinvolgente – ha spiegato la presidente Adalgisa Carminati -, perché prevenzione e informazione sono strumenti fondamentali per una comunità più sicura».

Altrettanto importante la presenza della Protezione Civile, con undici squadre operative e oltre 40 volontari impegnati nonostante le emergenze meteo. «Educare sin dalla giovane età è il modo migliore per costruire comunità più consapevoli e protette» ha dichiarato Dario Pasini, sottolineando il valore di un’esperienza che avvicina i bambini ai comportamenti di autoprotezione.

L’impegno delle istituzioni

Le istituzioni locali hanno voluto dare un segnale forte, confermando che la cultura della sicurezza è una priorità condivisa. «Oggi è una giornata di festa, ma il tema della sicurezza resta centrale – ha detto Saimon Gaiotto, vicesindaco di Pioltello -. Vorremmo che sempre più istituzioni partecipassero, per dare un segnale forte e condiviso».

Per la Città Metropolitana di Milano, la giornata rappresenta un investimento nel futuro. «È importante sensibilizzare i giovanissimi», ha ribadito la consigliera delegata Daniela Caputo, «perché solo conoscendo il perché delle procedure i futuri lavoratori potranno essere consapevoli e responsabili».

A chiudere il quadro, l’impegno di Ats Milano Città Metropolitana, che da tempo collabora con Esem-Cpt su progetti di prevenzione. «La cultura della prevenzione è un elemento strategico per la sicurezza nei luoghi di lavoro», ha ricordato la direttrice Caterina D’Andria, confermando la volontà di rafforzare il dialogo con scuole e associazioni del territorio.

Un seme che cresce

Alla fine, tra caschetti troppo grandi e piccoli pompieri alle prese con incendi simulati, il senso di Piccoli in Cantiere è emerso con forza. Bambini che imparano sorridendo, genitori che osservano con orgoglio, volontari che vedono negli occhi dei più piccoli la curiosità di chi scopre per la prima volta gesti fondamentali per la sicurezza.

La forza dell’iniziativa sta proprio qui: diffondere la sicurezza non con la paura, ma con la gioia. Piantare un seme che crescerà nel tempo, trasformando ogni casco allacciato e ogni gesto attento non in un’imposizione, ma in un ricordo felice. E costruendo così, mattone dopo mattone, una nuova cultura della sicurezza.

Edicola web

Ti potrebbero interessare