Ener2Crowd. Le regioni più virtuose per fonti rinnovabili

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Le fonti rinnovabili sono al centro della transizione energetica italiana. Ener2Crowd stila un elenco delle regioni più virtuose. Lazio, Lombardia e Veneto in testa alla classifica delle rinnovabili in Italia

Ener2Crowd. Regioni Virtuose nello sviluppo in fonti rinnovabili (immagine fornita da Ener2crowd)

Un’analisi di Ener2Crowd, piattaforma di investimenti Esg, ha stilato una classifica delle regioni italiane più virtuose nel settore delle fonti rinnovabili, analizzandole con i seguenti criteri

  • evoluzione della produzione da fonti rinnovabili
  • crescita 2021-2024
  • pipeline autorizzative e infrastrutture come reti e sistemi di accumulo.

Regioni leader nello sviluppo di fonti rinnovabili

Nel gruppo di testa figurano Lazio, Lombardia e Veneto, che hanno già superato i target previsti dal Decreto Aree Idonee. Il Lazio, con +963 MW, è l’unica regione in grado di centrare l’obiettivo 2030, grazie a un mercato dinamico e a investimenti mirati.

Accanto al Lazio emergono la Lombardia (+546 MW) e il Veneto (+316 MW), sostenute da fotovoltaico diffuso e iter autorizzativi efficienti. Seguono Piemonte, Friuli-Venezia Giulia, Campania, Emilia-Romagna e Trentino-Alto Adige, che mostrano solide basi per la crescita.

Basandosi sui dati nazionali più recenti del Gse, Terna e fonti ministeriali e tenendo conto dell’evoluzione delle rinnovabili nell’ultimo quadriennio, Ener2Crowd ha suddiviso le regioni in 3 gruppi:
Leader, In Progress e Ritardatario

Gruppo Leader: regioni trainanti per le fonti rinnovabili

Le regioni leader si distinguono per un’elevata capacità installata di fonti rinnovabili, iter autorizzativi efficienti e reti in via di potenziamento.

Sono realtà che guidano la transizione energetica nazionale e hanno già superato o stanno per raggiungere i target previsti.

Il Lazio primeggia per capacità rinnovabile in forte espansione. Ha superato gli obiettivi stabiliti dal Decreto Aree Idonee grazie a un mercato dinamico e a politiche di sostegno che favoriscono ulteriori investimenti.

La Lombardia accelera con il fotovoltaico diffuso, integrato da reti efficienti e flessibilità di sistema. Il Veneto, invece, registra un aumento costante delle installazioni, con procedure autorizzative mature e tempi più rapidi.

Regioni con potenziale in evoluzione

La Puglia eccelle nell’eolico e nel fotovoltaico di grande scala, con una pipeline consistente, pur registrando ritardi sugli obiettivi nazionali.

La Sicilia dispone di un forte potenziale e di investitori attivi, ma deve superare criticità nelle autorizzazioni.

Il Trentino-Alto Adige si distingue per la quota elevata di idroelettrico e l’attenzione a reti e sistemi di storage.

La Valle d’Aosta mantiene un profilo green grazie all’idroelettrico, ma è in ritardo sugli obiettivi.

La Sardegna, forte nel fotovoltaico e nell’eolico, necessita di superare criticità di rete legate alla sua insularità.

Gruppo In Progress: crescita costante nelle fonti rinnovabili

Queste regioni mostrano un percorso solido nello sviluppo delle fonti rinnovabili, pur necessitando di accelerare sul fronte infrastrutturale e autorizzativo per consolidare la propria posizione.

L’Emilia-Romagna combina un contesto industriale-urbano con un fotovoltaico in crescita, ma deve rafforzare le reti.

La Toscana, forte nella geotermia storica, ha ampi margini di miglioramento nello storage.

Il Piemonte e il Friuli-Venezia Giulia, già oltre i target previsti, mostrano dinamismo ma devono ottimizzare il permitting e le connessioni.

Sviluppo diffuso del fotovoltaico

Le Marche crescono grazie al fotovoltaico distribuito, pur con iter da snellire.

L’Umbria e l’Abruzzo sono in forte sviluppo ma richiedono potenziamento di reti e accumuli.

La Campania, con il fotovoltaico sui tetti, e la Basilicata, attiva nell’eolico e nel solare, devono puntare su grandi impianti e maggiore capacità di rete.

La Liguria è impegnata a promuovere comunità energetiche e impianti negli edifici.

Il Gruppo Ritardatario

Alcune regioni restano in ritardo nello sviluppo delle fonti rinnovabili, penalizzate da carenze infrastrutturali e iter autorizzativi lenti, che ne ostacolano la piena partecipazione alla transizione energetica.

La Calabria possiede un notevole potenziale in ambito fotovoltaico ed eolico, ma deve sbloccare iter e connessioni.

Il Molise, per dimensioni ridotte, può sviluppare progetti selettivi ma necessita di semplificazioni per valorizzare appieno le proprie risorse.

Fonti rinnovabili: le prospettive per il 2030

Se l’attuale ritmo di sviluppo sarà mantenuto, solo il Lazio raggiungerà l’obiettivo fissato per il 2030.

Per le altre regioni, sarà necessario incrementare la capacità installata da fonti rinnovabili e rafforzare reti e sistemi di accumulo, garantendo così la sicurezza e l’affidabilità del sistema elettrico.

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