Anfit. Bonus 2026: serve lo sconto in fattura

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Il presidente di Anfit, Marco Rossi, sottolinea che il Disegno di Legge di Bilancio 2026 non contempli il ricorso allo sconto in fattura, neppure limitatamente agli interventi ecobonus, uno strumento che l’associazione ritiene fondamentale per sostenere un comparto in forte rallentamento.

Sconto in fattura

Marco Rossi, presidente di Anfit, sottolinea che il Disegno di Legge di Bilancio 2026 prevede la proroga delle detrazioni al 50% per ecobonus e bonus casa, a patto che gli interventi riguardino immobili destinati a dimora abituale. Tuttavia, Rossi sottolinea come il provvedimento non contempli il ricorso allo sconto in fattura, neppure limitatamente agli interventi ecobonus, uno strumento che l’associazione ritiene fondamentale per sostenere un comparto in forte rallentamento.

Il presidente di Anfit ricorda che il meccanismo di cessione dei crediti derivanti dai cosiddetti bonus edilizi minori non nasce con il Decreto Rilancio, ma risale alla legge di Bilancio 2016, evolvendosi nel tempo e risentendo oggi degli effetti negativi del Superbonus e delle misure introdotte dal DL blocca cessioni.

Lo stop al Superbonus, osserva Rossi, è stato necessario per contenere i costi statali, superiori alle previsioni iniziali, ma le conseguenze hanno penalizzato anche i settori che nei bonus minori avevano trovato uno slancio costante, causando cali di fatturato tra il 30 e il 50% e ripercussioni significative sull’occupazione.

Alla luce di questo scenario, caratterizzato da un generale rallentamento economico ma da conti pubblici in miglioramento, Rossi propone l’introduzione mirata dei bonus minori con lo sconto in fattura. Questo strumento, combinato con la cessione del credito, ha storicamente moltiplicato le vendite senza creare le distorsioni associate al Superbonus. La detrazione del 50%, unita ai massimali di spesa previsti, ha infatti incentivato interventi solo dove realmente necessari, garantendo una ponderazione della spesa da parte dei contribuenti, chiamati comunque a sostenere parte dell’investimento.

Rossi sottolinea che l’effetto moltiplicatore sulle vendite ha avuto ricadute positive su economia, occupazione e gettito fiscale, in particolare per i piccoli e medi artigiani, senza distorsioni di mercato. “È proprio di questo slancio all’economia che oggi c’è un bisogno forte e improcrastinabile”, conclude il presidente di Anfit.

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