Ogni superficie racconta una storia, ma poche lo fanno con la forza e la profondità della materia naturale. È da questa consapevolezza che nasce Nemesi, azienda che trasforma pietre semipreziose come agata, quarzo e ametista in opere di design e arredi contemporanei, capaci di unire tradizione artigiana, visione progettuale e ricerca estetica. Ogni creazione diventa così un dialogo tra luce, colore e memoria minerale, in cui il passato geologico della Terra incontra la sensibilità del design moderno.
Il progetto Nemesi affonda le sue radici nell’esperienza di una famiglia veronese con una lunga storia nella lavorazione del marmo. Da questa eredità nasce un percorso di rinnovamento guidato da Silvia Giannetti, che ha intuito come i semipreziosi potessero diventare protagonisti di una nuova estetica, più essenziale e contemporanea.

Ogni lastra Nemesi nasce da un processo in cui la manualità artigiana incontra la precisione tecnologica. Le pietre vengono tagliate a mano e ricomposte in trame armoniche, poi unite con resine speciali che ne assicurano solidità e durata. Il risultato è una collezione di superfici su misura per rivestimenti, pavimentazioni, piani di lavoro e oggetti d’arredo scultorei, dove ogni venatura racconta una storia unica.
Nemesi: materie prime selezionate e responsabilità ambientale
Con sede nel distretto lapideo di Verona, Nemesi opera secondo un modello produttivo fondato su sostenibilità e rispetto della materia. Le pietre vengono selezionate direttamente nelle miniere dell’India attraverso fornitori certificati, con un approccio di acquisto mirato che riduce gli sprechi e ottimizza l’uso delle risorse. Ogni scarto viene recuperato e riutilizzato per creare nuove lastre o pannelli compositi, in un perfetto esempio di economia circolare applicata al design.

Le creazioni Nemesi trovano applicazione in residenze private, hotel di lusso, boutique e yacht, dove le pietre semipreziose diventano il cuore visivo degli spazi. Ogni progetto nasce dal desiderio di proporre un lusso sussurrato, in cui la materia naturale si fonde con linee minimaliste e superfici pure.
La collezione di arredi firmata da Matteo Agati prosegue questa visione: tavoli e complementi nati dal dialogo tra la luminosità dei semipreziosi e la solidità del metallo verniciato. Le forme, ora geometriche ora morbide, evocano scenari primordiali e invitano a vivere la materia come esperienza sensoriale.



