L’Ex Dormisch rappresenta uno dei più significativi interventi di rigenerazione urbana realizzati a Udine negli ultimi anni.
Situato a nord-ovest del centro storico, il complesso industriale dismesso è stato oggetto di un’operazione di recupero che ha saputo coniugare conservazione della memoria storica, innovazione architettonica e sostenibilità ambientale.
Il progetto ha restituito alla città un’area simbolica della propria storia industriale, trasformandola in un polo scolastico integrato con strutture ricettive e commerciali.
L’intervento configura il nuovo Spazio Villalta come elemento di cerniera tra il centro storico, il quartiere di Città Studi e le principali direttrici urbane di Udine.

La storia industriale dell’ex Dormisch
La storia dell’Ex Dormisch inizia alla fine dell’Ottocento, quando Francesco Dormisch aprì l’omonima birreria nelle immediate vicinanze di Porta Villalta.
L’ubicazione strategica fu scelta per la presenza del canale Ledra, in grado di generare energia abbondante per la produzione. Nel corso dei decenni, il sistema del costruito seguì la crescita economica dell’azienda e le conseguenti esigenze di espansione produttiva.
Il complesso dell’Ex Dormisch ha conservato elementi vincolati di particolare valore architettonico, tra cui la Villa Dormisch, la ciminiera e l’ingresso monumentale, che hanno orientato le scelte progettuali verso una valorizzazione delle preesistenze attraverso un linguaggio contemporaneo.
Coordinamento progettuale e realizzazione
F&M Ingegneria ha coordinato l’intero processo di rigenerazione dell’Ex Dormisch, dalla progettazione integrata alla direzione lavori e sicurezza, completando l’opera in poco più di due anni.
L’intervento ha previsto la demolizione dell’edificio esistente, gravemente degradato anche a seguito di un incendio, e la costruzione di un nuovo complesso articolato in tre parti funzionali distinte.
Il nuovo edificio presenta una struttura mista in calcestruzzo armato e acciaio, con copertura composta da capriate in legno lamellare e pannelli in X-lam.
Gli spazi interrati sono stati realizzati al di sotto del livello acqueo del canale Ledra, rappresentando una sfida tecnica significativa.
Architettura contemporanea e memoria storica
Il progetto dell’Ex Dormisch dialoga con la memoria del luogo reinterpretando il linguaggio industriale originario attraverso materiali e tecnologie contemporanee.
L’impianto planimetrico conserva la scansione modulare delle campate produttive che caratterizzavano l’antico stabilimento, mantenendo il ricordo della caratteristica forma a “prua di nave” ideata dall‘Arch. Emilio Mattioni.
Le facciate sono schermate da gelosie in laterizio supportate da telai in acciaio, richiamando la storica texture del cotto industriale.
Questo sistema di schermatura è stato studiato per garantire protezione solare naturale degli ambienti interni nelle diverse stagioni, contribuendo al comfort ambientale e all’efficienza energetica.


Sostenibilità energetica dell’Ex Dormisch
La sostenibilità rappresenta un pilastro fondamentale del progetto Ex Dormisch. Il fabbisogno energetico principale è garantito da fonti rinnovabili, tra cui un impianto fotovoltaico e una turbina idroelettrica installata nell’adiacente canale Ledra.
Le componenti climatiche sono state oggetto di analisi specifiche per garantire comfort interno elevato e riduzione degli sprechi energetici.
L’attenzione alla qualità energetica si traduce in soluzioni progettuali innovative che posizionano l’Ex Dormisch come esempio di architettura sostenibile e performante dal punto di vista ambientale.
Funzioni e spazi del nuovo complesso
Il complesso dell’Ex Dormisch accoglie funzioni diversificate che ne fanno un polo multifunzionale al servizio della comunità:
- Area nord: vocazione scolastica, nuova sede della Its Academy Udine
- Area sud: piazza coperta fruibile dalla comunità, con spazi commerciali e ricettivi
- Piani interrati: parcheggi pubblici distribuiti su due livelli
Gli spazi esterni sono stati progettati come piazza urbana aperta in continuità con via Bassi, favorendo la fruizione collettiva e la connessione con il tessuto cittadino circostante.
Accessibilità e Inclusione sociale
Il progetto dell’Ex Dormisch ha affrontato con rigore i temi dell’accessibilità universale e dell’inclusione sociale.
Tutti gli ambienti del complesso – dalle aule scolastiche agli spazi pubblici, fino ai piani interrati destinati ad autorimessa – sono pienamente accessibili, con percorsi privi di barriere architettoniche, ascensori e servizi dedicati.
L’Ex Dormisch si configura così come spazio democratico e inclusivo, capace di accogliere l’intera comunità senza discriminazioni.

Ex Dormisch: da vuoto urbano a Spazio Villalta
La rigenerazione dell’Ex Dormisch rappresenta una tappa fondamentale nel percorso di trasformazione urbana di Udine. Il recupero non si è limitato alla conservazione della memoria produttiva, ma l’ha tradotta in un progetto di città aperta, sostenibile e contemporanea, dove la produzione di cultura sostituisce e integra la produzione industriale.
L’Ex Dormisch, ora Spazio Villalta, non è più simbolo di un vuoto urbano irrisolto, ma un nuovo punto di riferimento per la comunità udinese.
Il progetto pone le basi per un futuro in cui storia e innovazione si intrecciano nel segno della qualità architettonica e del bene comune, restituendo significato e identità a un luogo che per oltre un secolo ha contribuito allo sviluppo economico e sociale del territorio friulano.
Scheda del Progetto Ex Dormisch
- Committenza – Sabolarie Heaven & Hospitability Spa
- Luogo – Udine
- Tipologia di intervento – Intervento di ristrutturazione industriale ed edilizia con demolizione e ricostruzione
- Destinazione uso – Multifunzionale. Parcheggi, scuola di indirizzo post diploma ITIS, laboratori, piazza pubblica, uffici, ristorante e cucina.
- Superficie: 7770 mq
- Attivita F&M Ingegneria – Progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva architettonica, strutturale ed impiantistica, coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione, Direzione Lavori
- Progettazione artchitettonica, concept e direzione artistica– Marco Zito, Studio Artico Fracassi (Architecture)



