La ristrutturazione della casa si conferma uno dei temi centrali nel dibattito immobiliare italiano, in un momento storico segnato da nuove direttive europee, incentivi fiscali e una crescente consapevolezza del valore del patrimonio edilizio. È quanto emerge dalla ricerca di mercato condotta da Humans&Data Insight con Ipsos per Harley&Dikkinson, che fotografa con precisione le intenzioni e le aspettative degli italiani nei confronti degli interventi di riqualificazione.
L’indagine, realizzata su un campione di persone tra i 35 e i 65 anni, appartenenti a una classe sociale medio-medio alta e residenti in Italia, evidenzia come oltre una persona su due abbia ristrutturato recentemente o abbia intenzione di farlo a breve. In particolare, il 18% ha effettuato lavori nell’ultimo anno, mentre il 39% dichiara di voler intervenire sulla propria abitazione nei prossimi 12 mesi.
Un dato che assume un peso ancora maggiore se inserito nel contesto della Direttiva Europea Case Green, che impone entro il 2030 la riqualificazione del 15% degli edifici oggi in classe energetica F e G, percentuale destinata a salire al 26% entro il 2033.
Ristrutturazione casa: tra incentivi, Case Green e scelte consapevoli
Secondo le stime, il 57,6% del patrimonio immobiliare italiano rientra proprio nelle classi energetiche meno efficienti, pari a circa 7 milioni di edifici che necessiteranno interventi strutturali nei prossimi anni. In questo scenario, la possibile proroga di strumenti come Bonus Ristrutturazione ed Ecobonus, prevista dalla Legge di Bilancio 2026 qualora approvata, rappresenta una leva strategica per accompagnare cittadini e operatori verso gli standard europei.
«Le direttive europee ci indicano un percorso preciso verso edifici a zero emissioni entro il 2050, e muoversi ora significa arrivare preparati ai nuovi standard; per questo abbiamo commissionato questa ricerca a Humans&Data», ha dichiarato Alessandro Ponti, Presidente di Harley&Dikkinson. «Gli incentivi oggi disponibili non sono solo un beneficio economico, ma una leva strategica per ridurre i consumi, abbassare le bollette e migliorare il comfort abitativo».
Un altro aspetto chiave riguarda la scelta dell’impresa di ristrutturazione. Anche nel 2025, il passaparola si conferma il canale principale (47%), seguito dalla ricerca online (35%). Televisione e social media restano strumenti secondari. A guidare la decisione sono soprattutto rapporto qualità/prezzo, trasparenza dei costi e reputazione dell’azienda, elementi che diventano ancora più centrali quando si parla di ristrutturazione della seconda casa, percepita come un investimento più strutturato e pianificato.
Nel complesso, la ricerca restituisce l’immagine di un mercato maturo, sempre più orientato a interventi consapevoli e strategici, dove la ristrutturazione non è solo una necessità normativa, ma una scelta che incide sul valore dell’immobile e sulla qualità della vita.



