
Promosso dalla Società Italiana Gallerie (Sig) e dall’International Tunnelling and Underground Space Association (Ita- Aites), quest’anno il World Tunnel Congress si svolgerà a Napoli, dal 3 al 9 maggio.
Qui il programma del World Tunnel Congress 2019
Negli spazi della Mostra D’Oltremare saranno ospitati i massimi esperti del settore, docenti e ricercatori universitari, professionisti, società d’ingegneria, grandi committenze e rappresentanti delle principali società di costruzione del comparto, oltre 150 relatori e circa 2mila partecipanti attesi, provenienti da ogni parte del mondo. Un appuntamento scientifico per fare il punto sullo stato dell’arte e sulle più recenti innovazioni del settore.
Il tema di quest’anno | Tunnels and Underground Cities: Engineering and Innovation meet Archaeology, Achitecture and Art
Il titolo dell’edizione di quest’anno, Tunnels and Underground Cities: Engineering and Innovation meet Archaeology, Achitecture and Art, punta sulla contaminazione culturale, coniugando i temi dell’ingegneria con alcuni elementi propri della cultura italiana, come l’archeologia, l’architettura e l’arte.
Il Wtc 2019 vuole indagare la crescita e il cambiamento delle città contemporanee, con il racconto delle soluzioni che le opere in sotterraneo possono offrire.
Professionisti ed esperti condivideranno le best practice e le ultime innovazioni, con l’obiettivo di spiegare come le infrastrutture possano essere occasioni per potenziare la funzionalità degli spazi in equilibrio con l’ambiente e in armonia con le culture del passato.
Perché a Napoli
Non è un caso che la città di Napoli sia stata scelta come sede del Congresso. Il capoluogo campano offre numerose testimonianze storiche di gallerie risalenti già all’epoca greco-romana e ha dimostrato in questi anni capacità significative nell’utilizzo e nella valorizzazione degli spazi sotterranei, adottando soluzioni innovative per gli scavi e riuscendo a coniugare felicemente archeologia, architettura e arte nelle pluripremiate Stazioni dell’Arte della metropolitana.
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Toledo, Università e Garibaldi sono solo alcune delle stazioni più apprezzate, esempio lampante di come il mix fra l’abilità realizzativa, propria delle grandi imprese italiane, il genio creativo di artisti e architetti internazionali e la capacità di visione di un committente come Metropolitana di Napoli, possa garantire una rivalutazione inedita e di qualità del sottosuolo.