Allagrande Mapei ha tagliato la linea d’arrivo a Genova alle 1:41 (ora italiana), dopo 2 giorni 8 ore 41 minuti e 14 secondi di regata.
Questa prima vittoria in Imoca ha un significato particolare per Ambrogio Beccaria e compagni, che vincono “in casa”, con il supporto del main sponsor Mapei. Segnando anche una svolta nella competizione: “Biotherm” e Paul Meilhat, intoccabili sin dalla partenza di The Ocean Race Europe, in questa quarta tappa vedono sfumare la loro supremazia.
«Quando speri di vincere e poi quando in effetti la vinci è davvero bello» – dice Ambrogio Beccaria appena sbarcato al Porto Antico. – «E’ stata una tappa magnifica, incredibile e mediamente molto ventosa, con varie punte di quasi trenta nodi di vento».
«Siamo felicissimi di questa vittoria». – dice Simona Giorgetta, membro del Cda Mapei – «In mare non abbiamo mai mollato nulla, il neonato team è sempre più affiatato e i risultati si vedono.
Grazie all’impegno, alla determinazione e all’entusiasmo di ciascuno dei ragazzi e delle ragazze di Allagrande Mapei Racing, di Tr Racing e del dipartimento sponsorizzazioni Mapei che hanno lavorato insieme e affiatati, siamo riusciti a risolvere le difficoltà, a migliorare e a portare il progetto un passo avanti nel percorso appena cominciato verso il Vendeè Globe 2028».
Allagrande Mapei: la tappa Nizza-Genova
Quando domenica scorsa 31 agosto, davanti a Nizza, ha preso il via la quarta tappa di The Ocean Race Europe, si è riaccesa subito la sfida tra i sette velocissimi Imoca.
Fin dalle prime ore di regata, “Allagrande Mapei” si è sistemata nel gruppo di testa, posizionandosi a una decina di miglia dai leader “Biotherm”, “Holcim-PRB” e “Paprec Arkea”. Con un vento debole da est sud-est, tipico della stagione, la flotta ha costeggiato la Corsica prima di attraversare le Bocche di Bonifacio, un passaggio tanto splendido quanto tecnico.
Grazie all’esperienza di Morgan Lagravière e al grintoso ritorno di Manon Peyre, l’equipaggio ha saputo gestire con precisione la navigazione di bolina in un mare piatto, in attesa di condizioni più favorevoli nel mar Tirreno.
Martedì 2 settembre, lo scenario cambia e a favore di “Allagrande Mapei”.
L’Imoca italiano trova finalmente il flusso atteso da sud, tra i 16 e i 20 nodi, liberando tutto il suo potenziale al lasco. E questo nonostante un’avaria al motore, che li ha privati di energia e di strumenti di navigazione per diverse ore.
È affidandosi all’istinto, che l’equipaggio di Ambrogio Beccaria, con Thomas Ruyant, Morgan Lagravière e Manon Peyre, riesce a raggiungere e poi superare “Paprec Arkéa” durante la notte e ad affrontare da leader il largo di Livorno e le coste liguri.
Un simbolo forte per Ambrogio, che conosce bene queste acque, e ha guidato al comando la sequenza tattica delle virate davanti a La Spezia, dove ha vissuto e si è formato come ingegnere nautico.
Ma restano ancora 160 miglia da percorrere nel Golfo di Genova. I quattro primi in classifica navigano a stretto contatto, separati da meno di due miglia.
Al passaggio del waypoint di Gallinara, “Allagrande Mapei” si prende la testa della corsa e impone il proprio ritmo. Via via, l’Imoca italiano aumenta il distacco, distanziandosi da “Paprec Arkéa” di venti miglia.
Se gli ultimi refoli di vento leggero, all’avvicinarsi della Riviera Ligure, hanno rallentato la flotta, non hanno tuttavia messo in discussione il dominio dell’imbarcazione guidata da Ambrogio Beccaria, che nella notte di mercoledì taglia la linea d’arrivo a Genova alle 1:41 (ora italiana), dopo 2 giorni 8 ore 41 minuti e 14 secondi di regata.

Ambrogio Beccaria, skipper Allagrande Mapei
«Abbiamo fatto subito un piccolo errore in una virata verso lo scoring gate, che ci è costato qualche metro prezioso. La discesa lungo la Corsica è stata complessa, con condizioni di bolina larga in cui la barca fatica un po’ a decollare.
Ma poi, l’uscita dalle Bocche di Bonifacio è stata semplicemente magnifica: abbiamo volato a 20 nodi di bolina, una sensazione mai provata prima. In Sardegna abbiamo navigato vicino ai luoghi dove ho imparato ad andare in barca: momenti davvero speciali, con amici e barche che sono venuti a salutarci.
Ma il momento più critico è arrivato durante un lungo bordo verso La Spezia: senza energia a bordo avuto siamo rimasti completamente al buio, senza strumenti, senza connessione.
Ho timonato di notte ‘alla cieca’ mentre Morgan cercava di risolvere il problema. Dopo più di un’ora, per fortuna, siamo riusciti a ripristinare tutto. Ed è stato incredibile scoprire che, proprio in quelle due ore al buio, avevamo superato i nostri concorrenti».
L’ultima parte, nel Golfo di Genova, è stata molto tecnica, con continue transizioni e tanta tensione. Ma ce l’abbiamo fatta!
E sì, poco prima dell’ultimo bordo ho preparato una bella pasta al pesto per l’equipaggio: ci voleva! Questa tappa, finalmente con vento, è stata una delle più belle. Navigare con queste barche in queste condizioni è davvero il massimo: tutto sembra più facile, anche con 25 nodi!»
Thomas Ruyant, co-skipper Allagrande Mapei
«È stato un bellissimo arrivo, e ancor di più lo è stato per Bogi qui in Italia. Ci eravamo detti che avremmo fatto una bella regata, e forse è stato proprio quel pizzico di motivazione in più a far scattare qualcosa.
L’inizio della Ocean Race Europe è stato complicato per noi, ma poi siamo cresciuti nel corso della regata. Vincere qui è una grande soddisfazione per tutto il team di Allagrande Mapei Racing, per TRRacing, per Mapei e anche per Morgan, che non farà la prossima tappa.
Trovare il proprio equilibrio su barche così esigenti non è semplice. In questa tappa siamo finalmente riusciti a esprimere tutto il potenziale, soprattutto nei tratti di poppa con vento forte, e il risultato è arrivato».
A bordo lo storyteller del mare, Francesco Sena
L’ultimo “leg jumper” di “Allagrande Mapei”, dopo Rachele Fogar nella tappa d’apertura, Rachele Somaschini nella terza tappa spagnola, Stefano Deri nella leg in partenza da Nizza, sarà lo youtuber Francesco Sena.
Classe 1989, apneista, velista e storyteller del mare, Sena salirà a bordo con il resto dell’equipaggio per poi tuffarsi poco prima dello start che si svolgerà al Porto Antico di Genova domenica 7 settembre alle ore 15:00.
La quinta e ultima tappa della The Ocean Race Europe collega la città italiana a Boka Bay in Montenegro.
Accanto all’apnea, che pratica fin da piccolissimo, Sena coltiva una profonda passione per la vela e la navigazione.
Con la sua barca a vela “Peperita” compie viaggi e reportage nel Mediterraneo, raccontando storie attraverso il suo canale YouTube e progetti dedicati alla tutela dell’ambiente marino.
«Vista la mia passione per il mare e soprattutto per la vela – racconta Francesco Sena – non posso fare altro che accogliere con grande onore ed entusiasmo questo invito alla The Ocean Race Europe.
Con Ambrogio, oltre al rapporto legato alla navigazione, ci lega anche la passione comune per l’apnea e la pesca subacquea.
Inoltre, ho seguito il suo progetto Allagrande Mapei Racing dal giorno zero, inclusi tutti i piccoli imprevisti che ha vissuto, i sacrifici che ci sono dietro, e credo che la tenacia, l’impegno e la motivazione che lui ci sta mettendo, insieme a tutto il suo team, si percepisca molto anche dall’esterno.
Sono molto contento dunque di poter raccontare un tassello della sua storia insieme a lui».