Angaisa. Sul Conto Termico 3.0 serve fare sistema per non perdere un’occasione decisiva

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L’associazione dei distributori idrotermosanitari accoglie positivamente il nuovo Conto Termico 3.0, ma chiede chiarezza sulle disposizioni attuative e tempi certi per la piena operatività. Il presidente Maurizio Lo Re avverte: «Solo un’azione di filiera coordinata potrà trasformare questa misura in una leva reale per la transizione energetica»

Maurizio Lore Angaisa
Maurizio Lo Re (foto Angaisa)

Dopo un lungo percorso normativo, il Conto Termico 3.0 è finalmente realtà. Angaisa, l’associazione nazionale dei distributori idrotermosanitari, accoglie con favore il nuovo decreto ministeriale che amplia la platea dei beneficiari e incentiva tecnologie chiave come pompe di calore, sistemi ibridi e impianti fotovoltaici. Tuttavia, l’associazione richiama l’urgenza di completare il quadro attuativo, per garantire alle imprese e ai professionisti del settore un accesso rapido e chiaro agli incentivi.

Disposizioni attuative e tempi stretti: l’appello di Angaisa

Il provvedimento entrerà in vigore il 25 dicembre 2025, mentre il Gestore dei Servizi Energetici (Gde) avrà sessanta giorni per definire le disposizioni attuative. Un margine di tempo che, secondo Angaisa, rischia di rallentare la piena operatività del meccanismo di incentivo.

«La pubblicazione del decreto ministeriale è un’ottima notizia per tutti gli operatori del comparto ma non possiamo dimenticare alcune criticità che potrebbero vanificare l’efficacia del provvedimento. Basti pensare ai mesi che ancora ci separano dalla piena operatività degli incentivi» Maurizio Lo Re, presidente Angaisa

Requisiti tecnici e documentazione: i nodi ancora aperti

Evidenziando la necessità di un intervento tempestivo del legislatore, Angaisa chiede chiarezza su alcuni aspetti tecnici e procedurali, a partire dalle lacune nei requisiti di ammissibilità delle nuove tecnologie ibride, ancora difficili da inquadrare sul piano normativo. Restano da definire anche le modalità di accesso agli incentivi per le imprese e la gestione della documentazione sul portale GSE, spesso fonte di errori e ritardi. La corretta predisposizione dei documenti di smaltimento dei vecchi impianti, elemento chiave per la conformità ambientale, è uno degli aspetti che Angaisa chiede di semplificare con istruzioni chiare e uniformi.

“Fare sistema” per accompagnare la transizione energetica

Per l’associazione, la riuscita del Conto Termico 3.0 dipenderà dalla capacità dell’intera filiera impiantistica di lavorare in modo coeso. «A livello di filiera dobbiamo cercare di fare sistema – ribadisce Lo Re – affinché il Conto Termico 3.0 non si trasformi nell’ennesima occasione perduta per aziende e famiglie italiane. Questi meccanismi di incentivazione sono leve strategiche per la riqualificazione energetica del Paese, e Angaisa farà la sua parte per garantire alla distribuzione specializzata un ruolo da protagonista nella transizione energetica».

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