Decreti ministero dell’Ambiente | Criteri minimi

Appalti pubblici: criteri ambientali minimi con incrementi premiali

Condividi
Il primo provvedimento riguarda la determinazione dei punteggi premianti per l’affidamento di servizi di progettazione e per la gestione dei cantieri della pubblica amministrazione. Il secondo decreto riguarda l’incremento progressivo della percentuale di valore della base d’asta a cui riferire l’obbligo di applicare le specifiche tecniche e le clausole contrattuali dei criteri ambientali minimi.

Due decreti del ministero dell’Ambiente riguardano i criteri ambientali minimi da rispettare negli appalti pubblici e valutabili in sede di offerta con incrementi premiali nei punteggi e l’applicazione progressiva del Cam nelle specifiche tecniche e nelle clausole contrattuali per passare dal 50% a fine 2015 al 100% nel 2020.

Punteggi premianti. Il primo provvedimento è quello recante la determinazione dei punteggi premianti nell’ambito del criterio dell’offerta economica più vantaggiosa per l’affidamento di servizi di progettazione e lavori per la nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione degli edifici e per la gestione dei cantieri della pubblica amministrazione (anche se il provvedimento si applica anche alle forniture di articoli di arredo urbano). È stabilito che verrà assegnato alle offerte tecniche un punteggio pari al 5% del punteggio tecnico ai progetti che prevedono l’utilizzo di materiali o manufatti costituiti da un contenuto minimo di materiale post-consumo derivante dal recupero degli scarti e dei materiali rivenienti dall’assemblaggio dei prodotti complessi maggiore rispetto a quanto indicato nelle specifiche tecniche corrispondenti.

Onere per il progettista. Nel decreto che modifica il precedente decreto ministeriale del dicembre 2015 è stabilito anche uno specifico onere per il progettista tenuto a dichiarare se tale materiale o manufatto sia o meno utilizzato al fine del raggiungimento dei valori acustici riferiti alle diverse destinazioni d’uso degli immobili oggetto di gara e ad allegare anche un documento-dichiarazione del produttore dalla quale deve risultare la provenienza del materiale di recupero utilizzato. In particolare deve emergere se si tratta di materiale derivato da post- consumo oppure da scarti di lavorazione oppure ancora da disassemblaggio dei prodotti complessi o loro combinazione. inoltre deve essere allegata l’attestazione se il manufatto o il materiale sia in possesso della marcatura Ce.

Articoli di arredo urbano. Il decreto integra l’allegato 1 al decreto ministeriale del 5 febbraio 2015 circa i criteri ambientali per le forniture di articoli di arredo urbano, andando a definire dei criteri premianti legati al maggior contenuto di materiale riciclato con un sistema impostato analogo a quello dei prodotti da costruzione.

Il secondo provvedimento. Il secondo decreto riguarda l’incremento progressivo della percentuale del valore a base d’asta a cui riferire l’obbligo di applicare le specifiche tecniche e le clausole contrattuali dei criteri ambientali minimi. Il testo fa riferimento alle forniture di prodotti per l’igiene, i servizi di pulizia (anche resi in appalti di global service) i servizi di gestione del verde pubblico e le forniture di ammendanti, impianti di irrigazione e piante ornamentali, i servizi di gestione dei rifiuti urbani e le forniture di articoli di arredo urbano. Per questi affidamenti è previsto che scatti l’obbligo per le stazioni appaltanti di inserire nella documentazione di gara almeno le specifiche tecniche e le clausole contrattuali dei criteri ambientali minimi relativamente alle seguenti percentuali minime delle prestazioni da affidare:

  • il 62% dal 1 gennaio 2017
  • il 71% dal 1 gennaio 2018
  • l’84% dal 1 gennaio 2019
  • il 100% dal 1 gennaio 2020

Ricordiamo che fino alla fine di quest’anno le amministrazioni saranno tenute a rispettare la percentuale del 50% del valore a base d’asta a cui è da riferire l’obbligo di applicare le specifiche tecniche e le clausole contrattuali dei criteri ambientali minimi.

Edicola web

Ti potrebbero interessare

Hyundai. Una nuova pala gommata per Apicella

Apicella raggiunge prestazioni ai massimi livelli nelle operazioni come spianamento del terreno, movimentazione e carico dei materiali grazie alla pala gommata Hyundai HL955A