Ministero dell’Ambiente | Fondo per enti pubblici

Bonifica amianto: per il triennio 2015-2017 stanziati 17,5 milioni per edifici pubblici e istituti scolastici contaminati

Ancora in corso l’iter parlamentare, poi saranno appositi decreti a determinarne l’attuazione. Istituito presso il Ministero dell’Ambiente il Fondo per la progettazione degli interventi di bonifica di beni contaminati da amianto. Intanto nel Veneto stanziati 1,5 milioni.

Un emendamento governativo al documento di Collegato ambientale in discussione al Senato ha previsto un fondo di 5,5 milioni di euro nel corso dell’anno e 12 milioni per il prossimo biennio provenienti dalle disponibilità del Ministero dell’Ambiente per finanziare interventi di bonifica dell’amianto sugli edifici pubblici. Dopo il percorso parlamentare saranno i decreti a determinare l’attuazione del provvedimento.Bonifica amianto

Scopo dell’emendamento è quello di promuovere una serie di interventi di bonifica di edifici pubblici contaminati da amianto, a tutela della salute: il provvedimento istituisce presso il Ministero dell’Ambiente il Fondo per la progettazione degli interventi di bonifica di beni contaminati da amianto, con una dotazione finanziaria che sarà di 17,5 milioni di euro. Criteri di priorità per la selezione dei progetti ammessi al finanziamento e funzionamento del fondo verranno disciplinati con un apposito decreto del Ministero dell’Ambiente.

Regione Veneto. La giunta regionale del Veneto ha assegnato un contributo straordinario di 1,5 milioni di euro da destinare agli enti locali per la bonifica e lo smaltimento dell’amianto presente negli edifici pubblici. Con questo criterio: i fondi saranno assegnati con priorità basata sullo stato di conservazione delle coperture o delle strutture in amianto, in riferimento all’urgenza richiesta dall’intervento.

Scuole. Come noto, il decreto interministeriale del 23 gennaio 2015 ha provveduto allo stanziamento di fondi per l’edilizia scolastica e le regioni hanno pubblicato i bandi con scadenze arrivate fino al termine di aprile; fino al 12 maggio rimarrà invece aperta la possibilità per province e città metropolitane di richiedere l’esclusione dal Patto di stabilità per l’edilizia scolastica. Gli enti avranno in questo modo a disposizione una quota complessiva di 100 milioni di euro (50 milioni per l’anno in corso e 50 milioni per il 2016).
Lo sblocco del Patto di stabilità dev’essere richiesto tramite un’apposita dichiarazione da inviare all’indirizzo ediliziascolastica@pec.governo.it entro le ore 24 del 12 maggio.

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