Ceramica pulita, fiore all’occhiello per l’Italia

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Il comparto ceramico italiano è green e ancora più competitivo sul mercato. Lo certifica l’EPD settoriale (acronimo per Dichiarazione Ambientale di Prodotto) che è uno strumento volontario per comunicare in modo codificato e sulla base di rigorosi studi sul ciclo di vita, quali sono gli impatti ambientali di un prodotto. L’EPD delle piastrelle italiane ha una particolarità, è stata realizzata utilizzando dati primari di oltre 90 imprese ceramiche italiane, un primato a livello mondiale per il settore delle costruzioni.

Questo è stato possibile grazie a un accordo tra Regione Emilia Romagna e Confindustria Ceramica, che ha permesso di valorizzare l’ingente mole di informazioni che le imprese devono comunicare annualmente alle amministrazioni in base alla normativa IPPC. L‘intesa pubblico – privata ha permesso di rendere disponibile un patrimonio di conoscenze senza precedenti, sui reali impatti ambientali degli insediamenti ceramici, monitorandone nel tempo i costanti miglioramenti. I dati, opportunamente elaborati in chiari indicatori, confluiscono in un rapporto ambientale pubblico che dà alle imprese e alle amministrazioni informazioni pregiate per l’impostazione delle proprie politiche e della pianificazione.

L’European Water Label è invece l’etichettatura che contribuirà a risparmiare il nostro bene più prezioso: l’acqua. Già adottata da 114 aziende in Europa, il brand nato in Inghilterra da Bathroom Manufacturers Association certifica in modo semplice e chiaro, intuitivo sia per il consumatore che per il produttore, quali prodotti per il bagno e per la cucina aiutino a risparmiare l’acqua: e in breve tempo potrebbe fare un’enorme differenza per l’ambiente in cui viviamo.

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