Sono attualmente in corso i lavori di restauro della facciata nord del Castello di Thiene, antica dimora quattrocentesca sita nella provincia vicentina. Con quest’intervento si aggiunge un ulteriore e importante tassello al più ampio progetto di restauro e manutenzione sul quale la famiglia proprietaria è attiva da anni.

Da tempo è stato infatti varato un programma di manutenzione pluriennale che punta alla conservazione e valorizzazione di questa villa storica e che ne consenta, contestualmente, la fruizione da parte della cittadinanza e possa favorire la ripresa di un turismo sia nazionale che internazionale che vada a beneficio dell’intera comunità. Negli ultimi 11 anni, a partire dal 2010, sono stati eseguiti interventi sul corpo principale del Castello.
Un esempio di attività di recupero già effettuata, del quale tutti possono godere passeggiando in centro a Thiene, sono i Cavalli affrescati del ‘500, situati a lato della torre est, che sono tornati a vedere la luce grazie a un complesso e costoso intervento datato 2015.

L’intervento attuale comprende, tra le varie opere, anche il consolidamento di alcuni dettagli che hanno portato a definire il Castello di Thiene un palazzo veneziano in terraferma. Un esempio sono i camini “alla veneziana”. La loro forma particolare, resa famosa nel mondo dai dipinti di Carpaccio, è dovuta alla presenza del mantello esterno che ha la funzione di proteggere dal vento le braci e di spegnerle prima che si disperdano sul tetto.

Francesca di Thiene | Comproprietaria Castello di Thiene
«Gli Americani impazziscono letteralmente per questo luoghi: spazi enormi intrisi di quella storia che oltreoceano non esiste. Un valore enorme che vogliamo poter continuare a condividere e raccontare».

Arch. Giacomo di Thiene | Comproprietario Castello di Thiene
«Gli interventi non sono semplici in quanto prevedono un’accurata fase di studio che va dalla ricerca di documenti d’archivio all’analisi dei materiali e alle campionature degli interventi che è opportuno monitorare nel tempo prima di intervenire in modo definitivo. Certamente avere in casa un archivio accuratamente conservato e riordinato ha in parte facilitato le cose; archivio che peraltro è stato in parte digitalizzato e a breve sarà consultabile attraverso il portale della Biblioteca Bertoliana di Vicenza. Un’ulteriore azione di diffusione della conoscenza della nostra storia, della nostra identità, che siamo felici di aver intrapreso speriamo possa andare a beneficio di tanti». (vb)