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Esplorazioni urbane. Urban art, patrimoni culturali e beni comuni. Rimozioni, implicazioni e prospettive della prima ricostruzione italiana (Messina 1908-2018)

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Il testo di Pier Paolo Zampieri analizza le implicazioni urbane della ricostruzione avvenuta a Messina dopo il terremoto del 1908. Le esplorazioni urbane proposte s’inseriscono nel paradigma dell’esperienza dell’Urban Sociology.

Quali sono gli effetti sul tessuto sociale di una ricostruzione urbana post catastrofe?

Per rispondere a questa domanda il volume analizza le durevoli implicazioni urbane, sociali e culturali della prima paradigmatica ricostruzione dell’Italia contemporanea: quella avvenuta a Messina dopo il terremoto del 1908.

Dopo aver ricostruito il contesto storico-culturale del nuovo assetto urbanistico, si procede all’analisi spaziale di quattro storie che hanno rappresentato una sfida avanguardista a quel modello di «modernità istantanea» entrato rapidamente in crisi: un matto, un cavaliere, un pupo e un teatro occupato itinerante.

Storie minime, rimozioni culturali e rimozioni spaziali, archiviate troppo frettolosamente dentro i parametri dell’illegalità, dell’analfabetismo artistico o del folklore locale.

Rilette assieme ai contesti che le hanno generate (baracche, manicomi, teatri abbandonati, quartieri marginali) le vicende restituiscono categorie di stringente contemporaneità come l’outsider art, i beni comuni, i patrimoni culturali, l’urban art e più in generale un diritto alla città negato a un’intera fascia sociale.

Se la crisi della città moderna è anche la crisi dei saperi che l’hanno prodotta e interpretata, le esplorazioni urbane proposte s’inseriscono nel paradigma esperienziale dell’Urban Sociology col suo approccio attivo, postcoloniale e spesso sorprendente.

Autore: Pier Paolo Zampieri
Casa editrice: Edizioni Il Mulino- Collana Percorsi
Pagine: 206
Prezzo: 19 euro

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