
Riparte Iic – L’Industria Italiana del Cemento, la rivista che racconta un materiale fondamentale per la vita sociale ed economica del Paese, che ha reso e rende possibili realizzazioni straordinariamente affidabili, durevoli, innovative e belle.
Protagonista del processo di modernizzazione dell’Italia nel Novecento, il cemento è stato raccontato da L’Industria Italiana del Cemento sin dal 1929. Attraverso gli 854 numeri editi fino al 2010, è stato possibile “sfogliare” la storia delle costruzioni del nostro Paese.
L’edizione della ripartenza, che porta in copertina il numero 855, racconta cosa è successo nel decennio 2010-2020: le nuove sfide architettoniche, strutturali e tecnologiche affrontate con un successo da un materiale in continua evoluzione.

Tullia Iori | Direttore Scientifico Iic
«La rivista riparte con un racconto di tutto quello che ci siamo persi nei numeri mancanti: perché la rivista si è fermata, ma il cemento no. Assolutamente no. E ci accorgiamo, sfogliando, che è ancora il materiale più incredibile della storia dell’umanità: si può declinare in mille modi, asseconda le poetiche più liriche, ma anche i linguaggi architettonici più divertenti, è plasmabile in forme impossibili, dall’uomo e oggi anche dai robot, è strutturalmente insostituibile, è nel cuore degli artisti d’avanguardia».

Roberto Callieri | Presidente Federbeton
«Con L’Industria Italiana del Cemento vogliamo rivolgerci a un pubblico qualificato, attento agli aspetti progettuali, architettonici, estetici. Abbiamo scelto le opere più significative degli ultimi dieci anni per mostrare le potenzialità dei nostri materiali attraverso i risultati architettonici e strutturali raggiunti. La ripresa delle pubblicazioni della rivista è parte di un progetto di comunicazione più ampio che ha l’obiettivo di mostrare il cemento sotto una luce nuova, restituendogli la dignità che merita». (vb)