Inaugurazione Samoter 2017 | Veronafiere

Il sottosegretario Del Basso De Caro a Verona: «opere pubbliche valgono 3 punti di Pil»

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Maurizio Danese, presidente di Veronafiere, questa mattina: siamo convinti che sul mercato italiano possa e debba insistere una svolta, perché questo comparto rappresenta la cartina di tornasole dell’ammodernamento strutturale del Paese.  A oggi però registriamo numeri tre volte inferiori a Germania e Regno Unito e immatricoliamo meno della metà rispetto alla Francia.

All’inaugurazione della 30ª edizione di Samoter, Asphaltica e Transpotec Logitec questa mattina a Verona è stata fatta una profonda riflessione sul ruolo che riveste la tecnologia edilizia nello sviluppo delle infrastrutture, della sicurezza, della viabilità e dei trasporti.

Il mercato delle macchine per costruzioni sta uscendo da una crisi profonda e, nonostante una crescita dell’80% nell’ultimo triennio, le immatricolazioni italiane rappresentano oggi appena un terzo delle unità vendute nel periodo pre-crisi (2007).

Umberto Del Basso De Caro | Sottosegretario di Stato del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
«Le tre manifestazioni inaugurate oggi a Veronafiere rappresentano settori fondamentali per lo sviluppo del Paese che può tornare a correre anche sbloccando i lavori pubblici. Il tema delle opere pubbliche è strategico per il settore delle costruzioni che, in chiave di ripresa, potrebbe valere ben 3 punti di Pil, cioè circa 25 miliardi di euro».

Da sinistra: Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere; Umberto Del Basso De Caro sottosegretario di Stato del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti; Maurizio Danese, presidente di Veronafiere.

Maurizio Danese | Presidente di Veronafiere
«È sempre più importante guardare ai mercati esteri. A Samoter, grazie anche alla collaborazione Veronafiere-Ice, sono 110 i buyer esteri provenienti sia dai mercati di sbocco tradizionali sia da quelli in crescita repentina, come i principali Paesi africani, Iran, Israele, Arabia Saudita, Est Europa e India. Siamo convinti che sul mercato italiano possa e debba insistere una svolta, perché questo comparto rappresenta la cartina di tornasole dell’ammodernamento strutturale del Paese.  A oggi però registriamo numeri tre volte inferiori a Germania e Regno Unito e immatricoliamo meno della metà rispetto alla Francia. Diverso il discorso delle esportazioni made in Italy, che diventano sempre più strategiche per un settore che vende all’estero circa 7 macchine su 10. Infatti, secondo l’Osservatorio Samoter/Prometeia il mercato mondiale delle macchine movimento terra è cresciuto nel 2016 del 6,9% nel 2016 (+38% nell’ultimo trimestre), con incrementi importanti in Nord America – che rimane il primo mercato mondiale – a + 14,9%, India (+34,2%), Cina (+22%), ed Europa Occidentale, a +12,2 per cento».

Le tre filiere della rassegna in corso fino a sabato 25 febbraio alla Fiera di Verona sono rappresentate da 780 espositori (di cui 450 di Samoter e Asphaltica) da 25 nazioni e un programma di incoming di buyer stranieri da 30 paesi target.

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