In aumento la richiesta di credito

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eurosNel secondo trimestre del 2015 continua a crescere la capacità delle imprese del terziario di far fronte ai propri impegni finanziari (si trovano in questa situazione il 62% delle imprese rispetto al 54% di sei mesi fa), sebbene la congiuntura si confermi ancora al di sotto della soglia di espansione; aumenta leggermente anche la percentuale di imprese che si recano in banca per chiedere credito (20,1% rispetto al 19,6% del primo trimestre) con una quota di imprese effettivamente finanziate pari al 7,3%, percentuale ancora esigua sebbene sia la più alta registrata dalla metà del 2012; c’è, tuttavia, una quota di imprenditori che, pur avendo bisogno di un finanziamento, rinunciano a recarsi in banca non avendo ancora fiducia nella ripresa o per timore di vedere respinta la propria richiesta, è la domanda “inespressa” che sfiora il 28% ma che al Sud, dove peraltro solo il 16,6% delle imprese ha chiesto credito, arriva a oltre il 35%. È in flessione la cosiddetta area di irrigidimento (imprese che il credito “non” lo hanno ottenuto e imprese che lo hanno ottenuto in misura inferiore rispetto al fabbisogno). Tale percentuale, nel secondo trimestre 2015, è stata pari al 52,5%, contro il 54,1% dei tre mesi precedenti. Questi, i principali risultati che emergono dall’Osservatorio credito Confcommercio (Occ) sulle imprese del commercio, del turismo e dei servizi nel secondo trimestre del 2015 realizzato da Confcommercio-Imprese per l’Italia in collaborazione con Format Research.

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