La collezione Striche di Ma.Vi. Ceramica, firmata dallo studio Ruga.Perissinotto, nasce da una riflessione sul segno verticale nell’interior design. L’intento dei designer Alessandro Ruga e Carlotta Perissinotto è quello di tradurre la verticalità in un linguaggio ceramico bidimensionale, utilizzando l’alternanza di due colori: uno per la superficie del decoro, l’altro per suggerire la profondità della listella.

Striche: un linguaggio ceramico nuovo
Il gioco cromatico di Striche crea un effetto visivo di sovrapposizione continua, dove le lamelle sembrano sovrapporsi più che affiancarsi, dando vita a superfici dinamiche e graficamente sofisticate.
Alcuni moduli sono privi di decoro, permettendo così una composizione che alterna pieni e vuoti e che interrompe volutamente la ripetizione visiva. Questa scelta consente di modulare il ritmo della parete, introducendo un dialogo tra presenza e assenza, materia e silenzio. Centrale nella collezione è anche l’uso del tratto tipico della pennellata, una cifra stilistica che richiama la tradizione ceramica vietrese e che si fonde con l’approccio contemporaneo dei progettisti. La dimensione del singolo modulo, 10×30 cm, contribuisce a valorizzare l’effetto verticale delle superfici.
La ceramica artigianale come linguaggio progettuale
Ma.Vi. Ceramica, con sede a Cava de’ Tirreni, rappresenta una realtà artigianale radicata nella tradizione locale e nel tempo capace di evolversi con una visione contemporanea. L’azienda, attiva da oltre quarant’anni, continua a produrre ceramiche interamente a mano, seguendo metodi artigianali che garantiscono qualità e controllo in ogni fase. Il forte legame con la ceramica classica si riflette nei decori ispirati alla memoria visiva del territorio, ma convive con una ricerca più attuale grazie alla collaborazione con architetti e designer.
Questa apertura progettuale ha portato alla nascita di collezioni come Striche, dove il decoro diventa elemento strutturale dell’interior design.