Dopo una fase di avvio scandita da una serie di “Eventi Zero” che hanno coinvolto progettisti, imprese e aziende del settore, Oasi – Officina di Architettura Sostenibile e Innovativa – entra ufficialmente nella sua fase operativa.
Il progetto nasce come iniziativa del Gruppo Di Fazio, realtà imprenditoriale lombarda attiva da oltre sessant’anni nel settore dei serramenti, e rappresenta oggi il quarto ramo d’azienda del gruppo.
Oasi si colloca in un momento di profondo cambiamento per il comparto edilizio, segnato dalla fine degli incentivi straordinari, dall’aumento della complessità normativa e dall’accelerazione tecnologica.
In questo contesto, la piattaforma si propone come uno strumento strutturato per mettere in relazione i diversi attori della filiera – progettisti, imprese edili e aziende produttrici – con l’obiettivo di favorire un approccio più coordinato, sostenibile e consapevole al costruire.
«Dal confronto diretto con i progettisti, le imprese edili e le aziende di prodotto che operano nel settore abbiamo intercettato le loro diverse esigenze, nate dalle carenze che nei diversi ambiti hanno riscontrato nella quotidianità. Oasi nasce per soddisfare queste richieste e i diversi interlocutori che stiamo incontrando in questi mesi ci confermano la bontà della strada intrapresa» Fabio Fallara, Architetto e Responsabile Tecnico di Oasi
Un ecosistema per l’edilizia contemporanea
Alla base di Oasi c’è l’idea di superare la frammentazione che spesso caratterizza il settore. L’iniziativa non si presenta come una semplice community o come un’associazione di categoria, ma come un’infrastruttura relazionale pensata per facilitare il dialogo operativo tra chi progetta, chi realizza e chi fornisce soluzioni e materiali.
La sostenibilità ambientale e l’innovazione tecnologica rappresentano i due assi portanti del progetto, da declinare sia nelle nuove costruzioni sia negli interventi di ristrutturazione, senza distinzioni tra edilizia di fascia alta ed edilizia sociale.
In meno di nove mesi di attività divulgativa, Oasi ha raccolto l’adesione di centinaia di professionisti e imprese, arrivando a superare le 500 iscrizioni dall’inizio del 2025, oltre a coinvolgere circa 20 aziende partner.
Un risultato ottenuto prevalentemente attraverso il passaparola e una serie di incontri mirati, che hanno permesso di testare l’interesse del mercato prima del lancio ufficiale.

Servizi, formazione e connessioni operative
L’operatività è uno degli elementi distintivi di Oasi. I professionisti iscritti possono creare un profilo dedicato, presentare i propri progetti e avviare collaborazioni con altri membri del network, oltre ad avere una vetrina diretta verso aziende e potenziali committenti.
La piattaforma punta anche sulla formazione continua, con workshop tematici dedicati a materiali innovativi, sostenibilità, normative e gestione del cantiere.

Tra i servizi già attivi figura il “Delivery Express”, un sistema logistico che consente a progettisti e imprese di ricevere in tempi rapidi campioni di materiali messi a disposizione dalle aziende partner.
A questo si affiancheranno, nel corso del 2026, ulteriori servizi professionali, tra cui supporto tecnico alla progettazione, assistenza legale e assicurativa, consulenza Bim e una linea di “Help Cantiere” pensata per risolvere criticità operative direttamente sul campo.
Per le aziende produttrici e fornitrici di servizi, Oasi rappresenta un canale di dialogo diretto con chi definisce capitolati e scelte progettuali.
Le imprese partner possono presentare i propri prodotti attraverso schede tecniche e file Bim, partecipare a eventi di networking e beneficiare di strumenti di visibilità mirata, come newsletter e un magazine dedicato che raccoglie interviste e casi studio.
L’obiettivo dichiarato è quello di contribuire a un cambiamento culturale nel settore delle costruzioni, favorendo decisioni più consapevoli, riducendo inefficienze e promuovendo un’edilizia più equa e sostenibile.
In un contesto in cui il mercato richiede rapidità, competenze integrate e capacità di visione, Oasi si propone come un tentativo strutturato di rispondere a queste esigenze attraverso la collaborazione tra attori diversi, ma interdipendenti.



