Rockwool. Obiettivo numero uno: la sicurezza antincendio

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La sfida energetica non può prescindere dalla sicurezza. Costruire o riqualificare senza considerare la protezione di chi vive e lavora negli edifici significa trascurare un elemento essenziale. Servono prodotti sicuri, da impiegare a partire dagli edifici più sensibili: scuole, ospedali, uffici e abitazioni

Quella di Rockwool è una lunga storia, datata 1935 per la precisione, anno in cui si gettarono le basi per quella che diventerà poi la produzione della lana di roccia, impiegata in edilizia e in diversi altri settori industriali.

Oggi il Gruppo, presente commercialmente in oltre 120 Paesi e con 42 stabilimenti produttivi in tutto il mondo, ha un ruolo di rilievo internazionale grazie a tecnologie e competenze capaci di affrontare le sfide ambientali e sociali più attuali: efficienza energetica, sostenibilità, comfort acustico, resistenza al fuoco, gestione delle risorse idriche e protezione contro eventi estremi come le alluvioni.

Tra queste sfide, ve n’è una, non sufficientemente considerata: la sicurezza degli edifici. Di questa prova ne parliamo con Paolo Migliavacca, Business Unit Director di Rockwool Italia.

«Oggi la vera innovazione passa attraverso la capacità di saper conciliare comfort, risparmio energetico e tutela delle persone. Troppo spesso ci concentriamo solo sulla prestazione energetica, dimenticando che un edificio, per dirsi all’avanguardia, deve anche essere sicuro. La vera qualità non si misura solo in chilowattora risparmiati o in emissioni ridotte, ma nella certezza di proteggere chi abita, lavora o studia al suo interno. Scegliere materiali sicuri e incombustibili non è un’opzione, ma un dovere. La sicurezza deve diventare una cultura condivisa dall’intera filiera: progettisti, costruttori, produttori e utenti finali. Noi produttori abbiamo la responsabilità di guidare il cambiamento, prevenire i rischi e investire in qualità, certificazioni e trasparenza. Isolanti come la lana di roccia possono fare la differenza in caso di emergenza, anche in ambienti complessi».

Secondo Migliavacca, la direttiva europea Epbd rappresenta un’occasione unica. «In molti Paesi, come Romania, Francia, Germania e Regno Unito le nuove normative vietano già l’uso di materiali combustibili negli edifici più a rischio: l’Italia può e deve raccogliere questa sfida. Una normativa rigorosa e aggiornata, in linea con le best practice europee, significherebbe edifici più sicuri e un valore aggiunto per l’intero settore. È importante che la filiera edilizia, insieme alle istituzioni, promuova politiche lungimiranti e incentivi l’utilizzo di materiali non combustibili, a partire dagli edifici più sensibili come scuole, ospedali e grandi condomini».

Per Rockwool la transizione verso edifici più efficienti deve essere accompagnata da una rivoluzione culturale, centrata su prevenzione, responsabilità e scelta consapevole dei materiali. «I prossimi anni, sotto la spinta degli obiettivi ambientali europei, saranno decisivi per la riqualificazione del costruito in Italia – chiosa il Business Unit Director di Rockwool Italia -. Un traguardo che potrà essere raggiunto solo integrando innovazione tecnologica e sicurezza. L’edilizia di domani dovrà essere sinonimo di progresso sostenibile, capace di offrire spazi dove vivere, lavorare e studiare all’insegna della serenità».

Impianti Hvac e Fire Protection, la gamma completa di soluzioni

Rockwool Italia è presente al Saie di Bari con la gamma completa di prodotti in lana di roccia dedicata agli impianti Hvac e Fire Protection, per la protezione passiva dal fuoco.

Le soluzioni isolanti per sistemi di riscaldamento, ventilazione e condizionamento assicurano isolamento termico e acustico per grandi complessi residenziali e commerciali, contribuendo a mantenere un comfort ottimale in ogni stagione.

La gamma Fire Protection nasce per limitare la propagazione delle fiamme e contenere gli incendi negli edifici in cui sono richiesti elevati livelli di resistenza al fuoco. Le soluzioni comprendono sistemi concepiti per la protezione passiva dal fuoco di elementi strutturali in acciaio, condotte metalliche di ventilazione affiancati a soluzioni per la compartimentazione al fuoco delle facciate ventilate.

Rockwool ha sviluppato Teclit, un sistema in lana di roccia per l’isolamento di tubazioni e altri elementi di riscaldamento e refrigerazione d’impianti tecnici con umidità relativa fino a 80%, con range di temperatura tra 0 e 250°C e temperatura minima fino a -16°C, a livello intermittente con durata di 14 giorni consecutivi.

È adatto per tubazioni di acqua potabile e refrigerata, oltre che all’interconnessione frigorifera di apparecchiature di climatizzazione.

Paolo Migliavacca, Business Unit Director di Rockwool Italia
Paolo Migliavacca, Business Unit Director di Rockwool Italia

Per l’isolamento termo-acustico di condotte di ventilazione e altre componenti impiantistiche, Rockwool propone Prolit Lamella Mat. Si tratta di un feltro lamellare in lana di roccia, rivestito su un lato da un foglio di alluminio rinforzato da una rete in fibra minerale.

I prossimi anni, sotto la spinta degli obiettivi ambientali europei, saranno decisivi per la riqualificazione del costruito in Italia. Un traguardo che potrà essere raggiunto solo integrando innovazione tecnologica e sicurezza. L’edilizia di domani dovrà essere sinonimo di progresso sostenibile, capace di offrire spazi dove vivere, lavorare e studiare all’insegna della serenità

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