L’iniziativa «#OpendayPiacenza: immobili pubblici in vetrina» che si è svolta a Piacenza, ha avuto come obiettivo far conoscere e visitare importanti beni di proprietà pubblica della città destinati ad operazioni di valorizzazione, protagonisti di una Consultazione pubblica in corso finalizzata ad individuare i futuri scenari di recupero e riuso della città.

Entro la fine dell’anno, verrà organizzata una tavola rotonda rivolta ai rappresentanti delle associazioni, delle istituzioni e del real estate, per coinvolgere tutti i soggetti interessati in un percorso comune e condiviso tra Stato e territorio. Per la città il percorso di dismissione delle aree è un elemento di grande interesse, che ha avuto una grande accelerazione negli ultimi tempi. Piacenza ha un portafoglio di beni immobili demaniali molto alto rispetto ad altre città italiane e per questo è necessario esprimere un progetto unitario, credibile e da coniugare con tutti gli altri grandi progetti quali Borgofaxhall, ex Acna, Manifattura Tabacchi e il Polo del ferro, nonché quelli di Terrepadane sull’ex Consorzio agrario, Baia San Sisto e tutte le aree fuori dal centro, come la caserma Lusignani a Sant’Antonio.

Intanto è stato possibile visitare Bastione Porta Borghetto, Torrione Fodesta, Bastione S. Sisto, Porta del Soccorso, Rimessa locomotori ferrovia Piacenza-Bettola, ex Chiesa di S. Agostino, ex Chiesa delle Benedettine, ex Chiesa S. Lorenzo, ex Caserma Jacopo Dal Verme e l’area verde di Piazzale Malta (già ex Caserma Zanardi Landi-porzione).
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