Planradar. Evoluzione digitale dei processi operativi in edilizia

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Approfondimento sull’evoluzione digitale del settore edilizio nel 2026, secondo l’analisi PlanRadar: integrazione dei processi, AI operativa, ostacoli, trend di mercato e ruolo delle piattaforme digitali nella trasformazione del comparto.

Evoluzione digitale nel settore edilizia (foto Planradar)

Il 2026 segnerà per l’edilizia un passaggio cruciale: dopo anni di sperimentazioni, la evoluzione digitale diventerà parte integrante dei processi operativi quotidiani.

È quanto emerge dall’analisi di PlanRadar, piattaforma leader nella documentazione, comunicazione e reportistica digitale per progetti edilizi, di facility management e immobiliari, basata sull’esperienza di oltre 170.000 clienti in più di 75 Paesi.

Il comparto sta mostrando segnali concreti di trasformazione e si avvia verso una fase di disciplina digitale, in cui la tecnologia diventa strumento strutturale per garantire conformità, prevedibilità dei risultati e performance elevate.

Efficienza, riduzione dei rischi e competitività

Secondo l’analisi PlanRadar, l’integrazione stabile di strumenti digitali consentirà alle imprese di:

  • ottimizzare l’efficienza dei progetti;
  • ridurre rifacimenti, errori e ritardi;
  • valorizzare al meglio risorse e competenze;
  • posizionarsi in modo competitivo su qualità, sostenibilità e prevedibilità dei risultati.

Questa trasformazione rappresenta un vantaggio significativo in un contesto caratterizzato da forte volatilità dei mercati, pressione sui costi, norme sempre più stringenti e carenza di manodopera qualificata.

L’intelligenza artificiale nell’infrastruttura operativa

L’AI sta assumendo un ruolo sempre più rilevante. Le piattaforme digitali sono in grado di:

  • generare riepiloghi automatici;
  • verificare la completezza della documentazione;
  • offrire insight immediati per decisioni più rapide.

Tuttavia, la piena espressione del potenziale dell’automazione dipende dalla disponibilità di dati ben strutturati, input coerenti e processi standardizzati.

I principali ostacoli alla evoluzione digitale in edilizia

Permangono ancora criticità che rallentano l’evoluzione del settore: mancanza di dati strutturati e standardizzati; processi non sempre omogenei o verificabili e scarsa cultura digitale in parte degli operatori.

A questi si aggiungono tre macro-trend che hanno segnato la prima metà del decennio:

  1. Scarsità dei materiali dovuta alla pandemia e alle tensioni geopolitiche, con effetti sui prezzi immobiliari (Ue +53% dal 2015 al 2024; Italia +16%, con picchi del +72% a Milano).
  2. Riforme europee per aumentare tracciabilità, sicurezza e responsabilità.
  3. Carenza di manodopera qualificata, che provoca ritardi e aumento dei costi.

Il PlanRadar Housebuilders Survey evidenzia che quasi l’80% delle imprese ha registrato un aumento delle spese, mentre oltre il 70% individua nel costo dei materiali la principale criticità.

Allo stesso tempo, la domanda resta resiliente, con il 75% degli operatori che segnala attività stabile o in crescita.

Nuove norme e centralità della sostenibilità in Italia

Il Decreto-legge 31 ottobre 2025, n. 159 ha introdotto misure per sicurezza sul lavoro e protezione civile, con incentivi per le imprese che investono in prevenzione e sanzioni per chi non rispetta gli obblighi.

Sono state inoltre potenziate le verifiche sugli appalti e subappalti tramite il sistema della patente a crediti.

Parallelamente cresce il peso delle politiche ambientali: gli edifici consumano il 40% dell’energia globale e generano il 30% delle emissioni di Co₂. La crescente attenzione alle pratiche Esg spinge verso modelli più misurabili, trasparenti e sostenibili.

Impatto della carenza di professionalità

La mancanza di lavoratori qualificati continua a influenzare in modo significativo il settore. Oltre il 30% degli appaltatori europei dichiara di non riuscire a completare i lavori per insufficienza di personale.

L’investimento in soluzioni digitali e software di gestione emerge quindi come leva strategica per migliorare efficienza e redditività, ottimizzando l’impiego di risorse limitate.

Evoluzione digitale in edilizia anno 2026 (foto Planradar)

2026: il punto di svolta dell’ evoluzione digitale secondo Planradar

Il 2026 rappresenta un momento di svolta strutturale secondo l’analisi Planradar.

Non sarà più sufficiente introdurre tecnologie innovative: diventerà essenziale integrarle nei processi quotidiani per garantire standard elevati, conformità normativa, riduzione dei rischi e una gestione proattiva dei progetti.

Le piattaforme digitali fungeranno da tessuto connettivo tra:

  • requisiti normativi;
  • gestione della forza lavoro;
  • ottimizzazione della marginalità;
  • tracciabilità e documentazione del ciclo di vita degli edifici.

Le aziende che sapranno lavorare con dati strutturati, automazione intelligente e documentazione verificabile saranno in grado di ottenere risultati più affidabili, con costi complessivi inferiori e una maggiore competitività sul mercato.

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