Pml. Membrane impermeabilizzanti liquide, istruzioni per l’uso

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I fattori che possono influenzare l’efficacia degli interventi, la fase “imprescindibile” della preparazione dei supporti, l’importanza di seguire le indicazioni delle schede tecniche, fino ai consigli per una corretta manutenzione post intervento.

(foto Pml)

Sul mercato sono presenti diverse tipologie di impermeabilizzanti liquidi, differenti per formulazione chimica e per destinazione d’uso. Scegliere il tipo di impermeabilizzante liquido adatto alle diverse tipologie di applicazioni e di intervento è quindi fondamentale per la corretta realizzazione dell’opera in cantiere.

Leonardo Castelveccio (foto Pml)

Con Leonardo Castelvecchio del Comitato tecnico di Gruppo Pml, Produttori Membrane Liquide, approfondiamo alcuni aspetti dei prodotti liquidi impermeabilizzanti come, per esempio, i fattori che possono influenzare l’efficacia degli interventi, la fase “imprescindibile” della preparazione dei supporti, l’importanza di seguire le indicazioni delle schede tecniche, fino ai consigli per una corretta manutenzione post intervento.

Esiste un’unica tipologia di prodotto impermeabilizzante liquido?

Esistono molte tipologie di impermeabilizzanti liquidi. La ricerca e l’innovazione hanno portato ad avere sul mercato diverse tipologie di impermeabilizzanti liquidi variabili per natura chimica, caratteristiche tecniche, campo di applicabilità, ecc. Le possibilità di realizzazione, dunque, sono molteplici e rendono gli impermeabilizzanti liquidi estremamente versatili in un mercato alla ricerca di soluzioni sicure e prestazionali.

Quali sono le diverse famiglie chimiche che caratterizzano i diversi sistemi impermeabilizzanti liquidi sul mercato?

Sul mercato sono presenti diversi impermeabilizzanti liquidi. Le famiglie più comuni possono essere:

Impermeabilizzanti poliuretanici, a base appunto di resine poliuretaniche di tipo aromatico o alifatico. La differenza risiede principalmente nella durabilità rispetto all’esposizione ai raggi Uv. Possono essere sia di tipo monocomponente che di tipo bicomponente.

Impermeabilizzanti cementizi, modificati con polimero per conferire impermeabilità ed elasticità al sistema. Anche di questa famiglia ne esistono sia mono componenti che bicomponenti.

Emulsioni e dispersioni base acqua e base solvente, che induriscono per evaporazione dell’acqua o del solvente in esso contenuti. Fanno parte di questa categoria diversi impermeabilizzanti a base bituminosa e/o a base di polimeri ed elastomeri.

Pmma, polimetilmetacrilato, sono materiali tipicamente multicomponente, ottenuti dalla polimerizzazione di due componenti ai quali può essere aggiunta ad esempio una carica.

Poliurea, solitamente applicata a spruzzo e ottenuta dalla miscelazione in sito di due componenti tramite una apposita apparecchiatura

Ibridi, materiali che combinano le caratteristiche tecniche di due o più famiglie di impermeabilizzanti.

(foto Pml)

Qual è la differenza tra un impermeabilizzante liquido monocomponente, bicomponente o multicomponente?

La differenza è data dal numero di componenti di cui è composto il prodotto impermeabilizzante: mentre i prodotti monocomponenti sono pronti all’uso e polimerizzano a contatto con l’aria o per evaporazione dell’acqua o del solvente, nei prodotti bicomponenti la polimerizzazione viene innescata dalla reazione dei componenti stessi e dunque la miscelazione rappresenta una parte importante del procedimento di posa.

Quando si parla invece di multicomponenti solitamente si fa riferimento a prodotti che contengono al loro interno anche un terzo componente come sabbia di quarzo (carica), fibre o altri agenti additivanti. In questo caso ai due componenti viene miscelato il terzo per ottenere il prodotto da applicare in sito.

Quali fattori influenzano l’efficacia e la durata di un sistema impermeabilizzante liquido?

I fattori principali sono: la corretta scelta del sistema da applicare per la destinazione d’uso oggetto dell’intervento, la preparazione del supporto, la corretta messa in opera e un’idonea manutenzione.

La corretta scelta del sistema è fondamentale in quanto, ad esempio, per una copertura dove l’impermeabilizzazione rimane “a vista”, sarà necessario scegliere un sistema con ottima resistenza ai raggi UV, alle intemperie ed all’invecchiamento.

La preparazione del supporto ricopre un ruolo importantissimo all’interno del processo di applicazione. Per fare un esempio, applicare un materiale liquido in totale adesione ad un supporto dove è presente sporco, è il modo migliore per creare un distacco. La corretta pulizia del supporto è una condizione necessaria per la corretta adesione del sistema che verrà applicato.

(foto Pml)

La corretta messa in opera prevede di impiegare i materiali e tutti gli accessori del sistema nel modo corretto, secondo le indicazioni previste dal produttore nel proprio manuale tecnico, rispettando la sequenza di posa, i consumi e i tempi di sovrapplicazione tra gli strati.

La manutenzione è un aspetto che spesso viene sottovalutato ma fondamentale per la durabilità di qualsiasi sistema impermeabile. Ad esempio, agenti atmosferici, danni causati da terzi o instabilità del supporto, possono generare nel sistema impermeabile applicato liquido tensioni o danneggiamenti. In questo caso una corretta manutenzione permette di intervenire celermente per ripristinare la continuità dell’impermeabilizzazione, garantendone durabilità.

Come si applica un sistema impermeabilizzante liquido?

L’applicazione di un sistema liquido avviene in diverse fasi:

La prima operazione da effettuare è la preparazione del supporto che consiste, ad esempio, nella pulizia, nella sua regolarizzazione, o ancora nel suo consolidamento.

Successivamente vengono applicati gli accessori del sistema negli angoli, sugli scarichi, attorno a tubazioni a corpi passanti e dettagli in genere.

Una volta realizzati i dettagli viene applicato il prodotto a mezzo di un rullo, pennello, spatola oppure a spruzzo con appositi macchinari. Il prodotto può essere applicato in più mani, secondo le indicazioni del produttore e può essere inserita, nella prima mano, un’armatura di rinforzo che permette di uniformare i consumi di materiale e distribuire le tensioni e le deformazioni del sistema

Quanto influisce la qualità della preparazione della superficie sulle prestazioni del sistema impermeabilizzante liquido?

È fondamentale: un sistema liquido viene applicato in totale aderenza al supporto e dunque la sua preparazione è il primo passo per avere un risultato ottimale. Un supporto sporco, o con parti in fase di distacco, influenzerà negativamente la corretta posa. Inoltre vanno considerate fessurazioni ed irregolarità presenti nel sottofondo stesso, che andranno regolarizzate prima della posa del prodotto liquido, secondo le indicazioni del produttore.

(foto Pml)

Quali sono le problematiche più comuni durante l’applicazione dei sistemi impermeabilizzanti liquidi e come possono essere evitate?

Tutti i sistemi impermeabilizzanti sia liquidi che preformarti richiedono il rispetto di una serie di prescrizioni preliminari che aiutano a non incorrere in criticità durante la fase applicativa. Riguardo i sistemi impermeabilizzanti applicati liquidi, le problematiche più comuni sono rappresentate da:

Non corretta preparazione del supporto: una pulizia non adeguata o una posa su un sottofondo con parti in fase di distacco può generare delle “bolle” di prodotto non adeso. In queste aree si possono creare fessurazioni o cavillature che minano la continuità dell’impermeabilizzazione stessa.

Condizioni ambientali e del supporto non corrette: temperatura, umidità dell’aria ed umidità del supporto influenzano la polimerizzazione /catalisi del prodotto applicato liquido. Un supporto troppo caldo può accelerare eccessivamente il processo e “bruciare” il prodotto, creando cavillature. Al contrario un supporto troppo freddo o troppo umido può rallentare eccessivamente la polimerizzazione. In questo caso anche la corretta scelta del prodotto svolge un ruolo fondamentale.

Controllo dei consumi: applicare quantità di materiale non adeguate e non in linea con le prescrizioni delle schede tecniche dei produttori può creare aree dove lo spessore del film secco non sarà sufficiente. Al contrario applicare in mano unica troppo materiale può portare il prodotto a rimanere sempre morbido in alcuni punti, che saranno poi in futuro debolezze del sistema.

Errore di applicazione o non utilizzo di accessori e armatura: se il sistema li prevede, gli accessori devono sempre essere applicati, così come l’armatura di rinforzo. La loro mancanza o non corretta utilizzo possono causare punti di debolezza.

Come si effettua la manutenzione di un sistema impermeabilizzante liquido?

La manutenzione di un sistema liquido è molto semplice. Prendiamo l’esempio di un danno accidentale come un foro frutto di un intervento successivo alla messa in esercizio della impermeabilizzazione che non è stato correttamente sigillato. Sarà sufficiente pulire l’impermeabilizzazione esistente e applicare nuovamente il prodotto sopra ad esso. Talvolta può essere consigliato anche l’impiego di un accessorio o di un primer per garantire la successiva adesione ma nella maggior parte dei casi il prodotto è compatibile con se stesso quando già essiccato.

Come si comportano i sistemi impermeabilizzanti liquidi in condizioni climatiche estreme, come gelate o alte temperature?

Ogni sistema ha le sue peculiarità e tra queste vi è un parametro fondamentale: la temperatura di esercizio. Realizzare ad esempio una copertura in ambiente montano, che deve resistere a forti gelate e temperature molto basse, prevede di impiegare un prodotto impermeabilizzante liquido che avrà una temperatura di esercizio molto bassa. Esistono diversi prodotti sul mercato con un ampio range di temperatura di esercizio che possono assolvere alla loro funzione sia in caso di gelo sia in caso di alte temperature.

(foto Pml)

Un sistema impermeabilizzante liquido può essere utilizzato su terrazzi o balconi esistenti senza rimuovere la struttura sottostante?

Sì. Impiegare un sistema liquido per impermeabilizzare terrazzi e balconi può evitare la rimozione della pavimentazione esistente. È importante valutare l’adesione della pavimentazione esistente e se essa è ancora ben ancorata si può procedere con l’applicazione di un sistema liquido. Il consiglio è chiaramente quello di impiegare prodotti che abbiano una forte resistenza al punzonamento e all’usura, di modo da poter appoggiare carichi puntuali come tavoli sedie e vasi senza pregiudicare la durata del sistema.

I sistemi impermeabilizzanti liquidi sono adatti per proteggere superfici in calcestruzzo armato?

Certamente. I sistemi liquidi vengono impiegati sia come impermeabilizzazione di coperture, terrazzi, ecc, sia come protezione per il calcestruzzo armato. La durabilità delle strutture è fondamentale sia per motivi di sicurezza, preservandone le prestazioni strutturali, sia in termini economici: più un’opera è durevole e minori saranno i costi di manutenzione ordinaria e straordinaria nel tempo. In quest’ottica i prodotti liquidi, aderendo perfettamente alle superfici e seguendone pedissequamente le dilatazioni ed i movimenti, sono la soluzione ottimale per un risultato di qualità.

È possibile sovrapporre un nuovo strato di impermeabilizzante liquido su uno esistente, e se sì, quali sono i rischi o i limiti?

È possibile, considerando alcune condizioni necessarie. Come per l’applicazione su un supporto cementizio, l’applicazione di un prodotto liquido su un altro preesistente prevede che quest’ultimo sia perfettamente adeso, pulito e non abbia subito lesioni tali da comprometterne la sua adesione al supporto. Una volta fatta questa analisi iniziale si può valutare la compatibilità del nuovo sistema con il precedente in essere, verificando se può essere applicato direttamente o previa applicazione di uno specifico primer.

(foto Pml)

Esistono impermeabilizzanti liquidi con caratteristiche antiscivolo?

Esistono impermeabilizzanti liquidi specificatamente formulati per avere queste caratteristiche. Solitamente l’effetto viene conferito grazie all’inserimento all’interno dell’impermeabilizzante liquido di cariche come sabbia di quarzo di varie dimensioni. In questo modo si aumenta il grado di scabrezza della superficie garantendo un effetto antiscivolo efficace anche in caso di pavimentazione bagnata.

Come si possono combinare i sistemi impermeabilizzanti liquidi con altre tecnologie di protezione, come i sistemi di drenaggio?

I sistemi di drenaggio e protezione vengono impiegati tipicamente nella realizzazione di coperture verdi o di fioriere ed aiuole. In questo ambito l’impiego di impermeabilizzanti liquidi permette un grande vantaggio di flessibilità in fase di posa, andando a seguire pedissequamente anche forme complesse, sfiati, scarichi e ogni dettaglio presente in copertura. Il sistema di drenaggio può fungere anche da protezione meccanica, andando a separare le sollecitazioni che lo strato di terreno può creare. In questi casi la scelta del prodotto più indicata sarà quella di sistemi dotati di additivi antiradice che possano mantenere dunque le prestazioni nel tempo in questa tipologia di realizzazioni.

I sistemi impermeabilizzanti liquidi sono efficaci contro le infiltrazioni d’acqua da pressioni positive e negative?

Si. Talvolta viene sottovalutato l’effetto che si può avere in presenza di spinta negativa, anche detta controspinta, soprattutto nel caso di strutture a contatto con il terreno. In questo caso si genera una pressione anche sulla faccia “inferiore” dell’impermeabilizzazione. Esistono prodotti che resistono anche a questo tipo di sollecitazione e quindi vengono impiegati in presenza di pressioni sia positive che negative. In alternativa può essere impiegato uno strato di controllo dell’umidità, anche detto “barriera al vapore” dal mercato, che crea una barriera contro la spinta negativa. Tale barriera è costituita da un altro prodotto liquido specificatamente formulato per questo scopo. Sopra a questa barriera verrà poi applicato il prodotto impermeabilizzante liquido.

Come si verifica l’efficacia di un sistema impermeabilizzante liquido una volta applicato?

L’efficacia di un sistema impermeabilizzante applicato liquido può dipendere da diversi fattori:

  • Corretta scelta del sistema impermeabilizzante: in base alla destinazione d’uso della copertura deve essere impiegato un sistema che sia idoneo. Ad esempio, su una copertura dove verranno posti tavoli e sedie, dovrà essere impiegato un sistema con alta resistenza al punzonamento. O ancora su coperture piane, con pendenza del 1 % si possono formare diversi ristagni. Il sistema impermeabilizzante liquido deve essere in grado di sopportarli senza subire deterioramenti.
  • Corretta messa in opera, che consiste nella preparazione del supporto in maniera idonea, dalla realizzazione corretta dei dettagli come angoli, scarichi, ecc. e dall’applicazione della corretta quantità di materiale, nonché dal rispetto dei tempi di sovrapplicazione tra gli strati.
  • Corretta manutenzione, come ogni sistema di copertura durevole devono essere previsti interventi di manutenzione ordinaria, di pulizia della copertura, degli scarichi ed eventuali ripristini di danni occorsi nel tempo.

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