Ad Albenga, in provincia di Savona, realizzato un edificio nzeb (nearly zero energy building): la villetta si presenta come connubio tra architettura tradizionale locale e moderna progettazione ecosostenibile. Fondamentale per il raggiungimento di questa caratteristica performante è stata la sinergia tra la pompa di calore Panasonic Aquarea e l’impianto solare termico, un’efficienza valutata in classe Gold dall’Agenzia CasaClima di Bolzano.

I proprietari della villetta di Albenga hanno deciso, a cantiere già avviato, di affidarsi a una squadra di esperti nel campo dell’edilizia sostenibile con l’obiettivo di realizzare un’abitazione ad energia quasi zero, con un consumo inferiore a 10 kWh/mq l’anno. E, grazie alla sinergia tra la pompa di calore Aquarea prodotta da Panasonic >> e le altre tecnologie applicate, il risultato ha superato le aspettative, dando prova di un consumo energetico annuo di soli 4kW/mq classificando così l’edificio a pieno titolo tra gli nzeb.

«Un edificio mzeb, realizzato con le tecniche più d’avanguardia disponibili oggi nel settore, non necessita di pompe di calore ad elevata potenza. La nostra gamma Aquarea, ad alta efficienza, di dimensioni contenute e con consumi energetici minimali, offre modelli che soddisfano l’esigenza di queste nuove abitazioni, di cui la villetta di Albenga è un caso esemplare».
Progetto termico. L’abitazione si articola su un piano interrato, un piano terra con duplice funzione abitativa e di magazzino, e un piano sottotetto, nonché di zona porticata aperta sul paesaggio agreste delle campagne liguri. Nonostante il volume ridotto del fabbricato, la progettazione ha previsto un attento studio preliminare a causa di varie problematiche riscontrate, prima fra tutte la ridotta dimensione degli spazi per il passaggio delle tubazioni. Per risolvere i nodi costruttivi incontrati sul cantiere, l’architetto Marco Mauro, consulente CasaClima e coordinatore dei lavori, e l’ingegnere Luca Sarale si sono confrontati con i proprietari, fino a trovare la soluzione impiantistica più efficace.

Per garantire consumi energetici minimi e a basso impatto ambientale sia nel periodo invernale che in quello estivo, la risposta degli esperti è stata far collaborare differenti tecnologie: di qui la scelta di installare una pompa di calore Panasonic Aquarea ad alta connettività, collegata attraverso una centralina a un impianto solare termico installato sul tetto. La centralina, posta all’interno del bollitore solare, è responsabile della gestione alternata dei due sistemi di produzione: in mancanza di un adeguato apporto di luce solare, la temperatura si abbassa sotto il limite impostato, facendo così scattare la pompa di calore. Viceversa, quando la temperatura sale oltre il limite, la centralina mette in funzione l’impianto solare. Questo sistema permette di ottenere un sistema di condizionamento dell’edificio ottimale, sia in termini di costi che di comfort, producendo acqua calda sanitaria e riscaldando e raffrescando l’aria, che viene poi fatta circolare all’interno degli ambienti attraverso un impianto di ventilazione meccanica controllata. Senza l’utilizzo di terminali di riscaldamento addizionali quali impianti a pavimento, piastre radianti o radiatori, le potenze che entrano in gioco per offrire quotidianamente il massimo comfort sono estremamente basse.
Installazione. La pompa di calore ad alta connettività da 7 kW è stata montata in un locale cantina al piano interrato, mentre a livello del piano di fondazione è stato installato un serpentino con scambio geotermico superficiale di energia termica con il terreno.
Un’interfaccia collega lo scambiatore geotermico alla ventilazione meccanica controllata, mentre la pompa di calore e i quattro pannelli solari termici posti sul tetto si alternano nella produzione del modesto quantitativo di energia richiesto dall’edificio nelle varie stagioni. Il montaggio della centrale termica è stato ultimato in due settimane.
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