Prima. Una nuova immagine per un’azienda storica

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(foto Prima)

Sempre attenta alle esigenze dei propri clienti, Prima raccoglie attraverso i suoi uomini sul campo, le necessità della propria clientela chiedendo alla sua rete commerciale di compilare un report in cui siano evidenziati i punti di forza e le criticità che emergono durante le trattative commerciali. L’ultima raccolta di “dati” provenienti dal mercato ha segnalato alcune criticità che Prima ha deciso di annullare, dando vita a un progetto di restyling, affidato a Chiara Marzocco, che, con il ruolo di responsabile della comunicazione, rappresenta la terza generazione dell’azienda a conduzione familiare.

Chiara Marzocco, Responsabile comunicazione Prima (foto Prima)

«In un punto vendita sempre più affollato con sempre meno tempo dedicato all’acquisto, orientare il consumatore nella scelta è un imperativo – ha dichiarato Chiara Marzocco –. Inoltre, negli ultimi anni la tendenza ad aumentare le informazioni al consumatore è notevolmente cresciuta, sia per le normative, sia perché le aziende hanno individuato nel packaging il primo veicolo per comunicare con i consumatori. Oggi, invece, il consumatore, di fronte alla sovrabbondanza di informazioni, ha sempre più bisogno di chiarezza e pulizia»

 

Difficoltà di riconoscere il prodotto nello scaffale e di capirne velocemente l’uso specifico, poca visibilità del prodotto e sacchi tutti uguali, sono i dati da cui l’azienda è partita nella ri-progettazione delle confezioni.

«L’obiettivo che la Prima si è posta con il restyling del packaging è di comunicare con la massima semplicità e di farlo a colpo d’occhio. Come? Con una grafica attraente, distintiva e immediatamente riconoscibile. Mi sono interfacciata con due collaboratori esterni, Carmelo Mastroeni e Fabio Muroni di Libera Communication che da anni seguono l’aspetto grafico dell’azienda. Il primo passo è stato quello di uniformare le linee di prodotto: attualmente, infatti, ogni linea ha uno stile proprio, diverso dalle altre linee e ciò può creare meno riconoscibilità e associazione tra il prodotto e l’azienda. Con i nuovi pack, le linee sono caratterizzate dagli stessi elementi, ciò che le differenzia tra loro sono i diversi colori utilizzati. Nelle diverse grafiche abbiamo degli elementi caratterizzanti, delle linee guida: escluso l’uso dello sfondo bianco, per differenziarci rispetto ai competitor e per creare colore sullo scaffale; un numero di massimo cinque icone per comunicare in modo visibile e chiaro i plus di prodotto e l’uso specifico; le due curve in basso per creare movimento. La curva bianca, che inizia nel fronte pack e continua nel retro, ha in realtà anche una specifica più funzionale: garantire un’ottima leggibilità del testo. Nel retro del prodotto sono descritte, infatti, le caratteristiche, i campi di impiego e le modalità d’uso. Inoltre, nelle operazioni di restyling anche il logo ha subito delle modifiche.

(foto Prima)

Nel restyling del logo due sono state le operazioni fondamentali: l’accostamento del logo K2 e del logo Prima, attualmente considerati come due elementi distinti, e il cambiamento stilistico del logo K2. Nel progettarlo si è voluto tornare alle origini, al background dell’azienda e per farlo è stato ripreso il primo logo, quello disegnato dal fondatore Benito Mazzuferi e ripensato in chiave moderna».

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