Expo Milano 2015 | Infrastrutture

Ricco di record il cantiere Mantovani

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Per la manifestazione espositiva il cantiere ha lavorato l’equivalente di 236 anni. Infrastrutturata un’area di un milione e 200mila mq, costruiti il Lake Arena con le radici dell’Albero della vita, l’Open Air Theatre, quattro padiglioni e le tende del Cardo e del Decumano.

La prima impressione di un visitatore che varca i cancelli di Expo 2015 è data dalla grandezza delle opere strutturali che lo compongono e dalla sua estensione territoriale: ponendo attenzione al «dietro le quinte» della realizzazione dei padiglioni, si può capire quanto sia stato il lavoro e l’impegno profuso da maestranze e professionisti.

Il Lake Arena con l'Albero della vita
Il Lake Arena con l’Albero della vita

Dalle radici dell’Albero della vita ai giochi d’acqua del Lake Arena, passando per i 12.500 posti dell’Open Air Theatre, fino ai 700 km di cavi elettrici: queste sono solo alcune delle attività realizzate da Mantovani >> nell’ambito del cantiere Expo Milano 2015, dove si è occupata della costruzione della cosiddetta «piastra espositiva», la principale infrastruttura propedeutica alla costruzione dei padiglioni e di tutte le altre strutture.
Un grande impegno da parte dell’azienda veneta, che ha garantito l’ultimazione dei lavori nei tempi previsti assicurando i più elevati standard qualitativi: l’impresa ha lavorato su un cantiere che si estende su 1 milione e 200mila metri quadrati. I lavori sono iniziati verso la fine del 2012 e, considerando il periodo di attività, Mantovani ha collezionato oltre due milioni di ore di lavoro.

Carmine Damiano | Presidente Mantovani
Carmine Damiano | Presidente Mantovani

Carmine Damiano | Presidente Mantovani
«Nonostante la complessità e la dimensione dell’opera, le numerose modifiche e gli adeguamenti richiesti, senza dimenticare le avverse condizioni atmosferiche dello scorso anno, siamo riusciti a rispettare sempre il previsto cronoprogramma, in alcuni casi anche ad anticiparlo e a concludere i lavori nei tempi, garantendo nel contempo la qualità (ad oggi tutte le opere hanno superato i previsti collaudi). Le competenze e la professionalità del team hanno permesso di far fronte ad un’enorme mole di interventi indispensabili per consentire di arrivare pronti all’inaugurazione del 1° maggio. Expo è senza dubbio un vanto per Mantovani. Abbiamo lavorato ed operato in quello che sicuramente è stato uno dei cantieri più articolati e complessi».

Cantieri «in pillole». Due sono le infrastrutture simbolo di questa immensa piastra che rappresenta il presupposto e la principale opera di Expo 2015, opera senza la quale non sarebbe stato possibile realizzare l’evento e costruire i padiglioni: una è il Lake Arena, al centro del quale sorge l’Albero della vita, che con i suoi giochi d’acqua copre una superficie di 6.400 mq ed è la fontana più grande d’Europa con un diametro di 90 metri. Mantovani ha realizzato anche tutti i bacini d’acqua e i canali dell’area di Expo: complessivamente 6 km di vie d’acqua interne. L’altra infrastruttura è l’Open Air Theatre, 10.300 mq di superficie e una capienza di 12.500 persone.
Tra le costruzioni spiccano i tre Theme Corporate Pavillion per un totale di 7.400 mq di superficie; a questi si aggiunge la costruzione del Padiglione Brasile, che con i suoi 4.133 mq di superficie è uno dei più grandi dell’intera esposizione mondiale.
Sono state installate 114mila mq di tende, che rappresentano la superficie coperta da tensostrutture con membrane in pvc più grande al mondo: coprono il Cardo e il Decumano, le due vie lungo le quali sorgono i padiglioni.
Sono stati piantati 6.450 alberi ad alto fusto e 291mila arbusti e piantine.
Sono stati posati 12 milioni di kg di acciaio di armatura per cemento armato, l’impresa ha asfaltato e colorato 172mila mq di superficie e fornito e installato 5,5 milioni di kg di carpenterie metalliche.
Sono stati forniti e posati 155mila mc di calcestruzzo e 710 km di cavi elettrici e realizzati 14mila pozzetti dai quali accedere a tubazioni e cavidotti.
Per realizzare l’intera infrastruttura sono stati costruiti 9mila pali di fondazione, 30 km di cunette e cordonate stradali, 12 km di recinzioni perimetrali e posati 775 km di tubature idrauliche e tecnologiche.
Imponente la quantità di terra movimentata: 2 milioni 700mila mc.
800 è il numero massimo di persone che l’impresa ha impiegato nel cantiere.

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