Dopo 35 anni di attesa, il Piemonte ha riformato la legge urbanistica 56/1977, mantenendo i capisaldi della normativa precedente. Si tratta di una riforma all’insegna della semplificazione che lascia spazio ai comuni nell’impostazione dei Prg, anche se viene snellito il processo di approvazione delle varianti.
Saranno le amministrazioni locali a fissare i tempi per lo svolgimento delle conferenze di copianificazione in cui sono coinvolti tutti i soggetti che a vario titolo sono toccati dalla procedura urbanistica (compresa la Regione e la Provincia di pertinenza) e che rappresentano il luogo di scambio di pareri e modifiche.
Novità assoluta è inoltre l’introduzione della variante semplificata, un processo che dimezza i tempi quando alla base della trasformazione c’è già l’accordo di tutte le parti, perché frutto di accordi di programma, interventi di recupero urbano o sviluppo cofinanziati da fondi europei.

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