Soppressione delle Camere di Commercio?

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Non si sono fatte attendere le reazioni alla ventilata soppressione o “revisione” delle Camere di Commercio in nome della spending review.
MARCO_VENTURI«Le Camere di Commercio costituiscono uno strumento importante ed essenziale che in questi anni ha sempre accompagnato e sostenuto le imprese italiane, dal credito ai processi di aggregazione, innovazione e internazionalizzazione, e ha svolto un ruolo prezioso nella lunga crisi attraversata dalla nostra economia. Il sistema camerale si può e si deve riformare, con l’obiettivo di raggiungere una maggiore efficienza. Tuttavia, la sua eliminazione sarebbe un grave errore: le funzioni che le Camere svolgono attualmente verrebbero infatti disperse tra numerosi enti, con il rischio di accumulare ulteriori inefficienze e complessità burocratiche».
Marco Venturi, presidente pro tempore Rete Imprese Italia
Così le cinque associazioni che compongono Rete Imprese Italia (Casartigiani, Cna, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti) commentano la notizia.
«Se vogliamo favorire la crescita economica del paese e la sua competitività – continuano gli imprenditori – è necessario puntare a una innovazione del sistema camerale esistente, che rappresenta una espressione di democrazia economica e un valore aggiunto per lo sviluppo e la promozione delle economie del territorio in quanto, in particolare, coinvolge le imprese di minore dimensione. Rete Imprese Italia ritiene però – concludono gli imprenditori – che una sana spending review sia auspicabile anche nel sistema camerale. Questa riforma dovrebbe intervenire su quattro punti principali: 1) razionalizzazione del numero delle Camere di Commercio; 2) riordino delle aziende speciali controllate; 3) miglioramento del processo di governance; 4) individuazione delle funzioni di servizio prioritario per le Pmi».

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