Da venticinque anni il nome Sunshower è legato a un’idea semplice ma potentissima: portare energia, vitalità e felicità nella quotidianità delle persone. La scintilla che ha dato origine a tutto risale al 2001, quando Merijn Wegdam, dopo essersi scottato con una lampada abbronzante, finì sotto una doccia fredda per trovare sollievo. Quel momento si trasformò però in un’intuizione: perché non creare un dispositivo che unisse i benefici della luce ai rituali dell’acqua?
Merijn condivise l’idea con l’amico Oscar Meijer, e da lì iniziò un’avventura imprenditoriale che, passo dopo passo, prese forma. I due ottennero il primo riconoscimento all’Università Tu di Delft e, nel 2003, registrarono ufficialmente il brevetto Sunshower, accompagnato dalla certificazione di sicurezza Kema – Keur. Con il passare degli anni il progetto si è evoluto, fino all’ingresso dell’investitore Michael Tulp nel 2016, oggi Ceo dell’azienda.

Sunshower: un modello che unisce tecnologia, cura delle persone e responsabilità sociale
Il benessere è il cuore di Sunshower, non solo per chi utilizza i prodotti ma anche per chi li realizza. La produzione è affidata a Confed, un laboratorio che offre opportunità professionali a persone con fragilità o difficoltà d’accesso al mondo del lavoro. In questo modo l’azienda trasforma la propria missione — creare “happy people” — in un impegno concreto che va oltre il prodotto e abbraccia il lato più umano del design.
Per celebrare questa storia lunga un quarto di secolo, Merijn e Oscar hanno riportato sul palcoscenico le tappe più significative del loro viaggio imprenditoriale: tre serate teatrali in cui successi, errori, svolte e intuizioni sono stati raccontati con ironia, emozione e autenticità.



