Della Città della Salute a Torino si parlava già dal 2002 e sono stati 14 anni di confronti, un susseguirsi di masterplan e di individuazioni di aree quali Collegno, Molinette, Grugliasco, si è parlato di finanziamenti ministeriali, ma poi è tutto finito nel nulla. Ora il discorso della Città della Salute riparte affinché Torino abbia un polo ospedaliero di elevato livello e per far questo i presupposti sono: scadenze precise e tempi rapidi. Di questo hanno parlato tutti i soggetti interessati che hanno firmato il protocollo d’intesa inviato poi al Ministero dell’Economia e delle Finanze. E sono gli enti Regione, comune, università, Città della Salute e ferrovie.
Collegamenti e centri limitrofi. Entriamo nel merito delle novità considerate partendo dall’area da 160mila mq sulla quale sorgerà (probabilmente entro cinque anni) la struttura ospedaliera: si tratta dei terreni dell’ex-Fiat Avio e in parte di aree messe a disposizione dalle Ferrovie dello Stato. La Città della Salute troverà spazio fra via Passo Buole, via Nizza, l’area espositiva del Lingotto Fiere e la stazione ferroviaria del Lingotto, nello stesso comprensorio in cui già si trovano l’Oval e il quasi ultimato palazzo della Regione Piemonte.
L’idea è quella di realizzare un polo avanzato in coerenza con la revisione della rete ospedaliera e nella necessità di coniugare alta complessità e posti letto, ricerca universitaria e clinica e di base, residenze universitarie e didattica. Da non trascurare il collegamento con le trasformazioni urbane previste e con gli ambiti limitrofi dell’area considerata, vale a dire il centro universitario di ricerca al Lingotto (si chiama Dental school), il centro universitario per le biotecnologie molecolari, l’incubatore di imprese Arcate Moi e la stazione del Lingotto, considerata strategica per l’accessibilità ferroviaria.
Costi e posti letto. Per quanto concerne i costi, per la struttura chiavi in mano si parla di 800 milioni, dei quali 400 solamente per la parte ospedaliera. Si intende far leva su fondi ministeriali e su fondi europei, anche se è prevista una parte di finanziamenti privati.
Per quanto concerne i posti letto, il numero massimo di quelli ipotizzati è di 700 unità. Attenzione: c’è un’ulteriore variabile e riguarda la ripartizione dei 1200 posti letto del vecchio ospedale Molinette. 700 posti troveranno spazio nel Parco della Salute e i restanti 500 potrebbero rimanere in un’ala delle Molinette, nell’area meno compromessa. Gli altri posti letto saranno spalmati nelle altre realtà ospedaliere, quali il Cto, il Sant’anna e il Regina Margherita.
