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La torre messicana alta 150 m è inclinata di 4 gradi

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Attraverso l’uso di una trave inclinata al di sotto dei pilastri, in corrispondenza del fronte principale, è stata ricavata l’apertura dell’ingresso all’edificio. L’inclinazione di questo elemento strutturale viene ripresa dal «brise-soleil» della facciata soprastante, al fine di renderla visivamente più snella e meno pesante, tramite l’uso di linee non parallele al piano di imposta.|Attraverso l’uso di una trave inclinata al di sotto dei pilastri, in corrispondenza del fronte principale, è stata ricavata l’apertura dell’ingresso all’edificio. L’inclinazione di questo elemento strutturale viene ripresa dal «brise-soleil» della facciata soprastante, al fine di renderla visivamente più snella e meno pesante, tramite l’uso di linee non parallele al piano di imposta.|Attraverso l’uso di una trave inclinata al di sotto dei pilastri, in corrispondenza del fronte principale, è stata ricavata l’apertura dell’ingresso all’edificio. L’inclinazione di questo elemento strutturale viene ripresa dal «brise-soleil» della facciata soprastante, al fine di renderla visivamente più snella e meno pesante, tramite l’uso di linee non parallele al piano di imposta.|Attraverso l’uso di una trave inclinata al di sotto dei pilastri, in corrispondenza del fronte principale, è stata ricavata l’apertura dell’ingresso all’edificio. L’inclinazione di questo elemento strutturale viene ripresa dal «brise-soleil» della facciata soprastante, al fine di renderla visivamente più snella e meno pesante, tramite l’uso di linee non parallele al piano di imposta.|Attraverso l’uso di una trave inclinata al di sotto dei pilastri, in corrispondenza del fronte principale, è stata ricavata l’apertura dell’ingresso all’edificio. L’inclinazione di questo elemento strutturale viene ripresa dal «brise-soleil» della facciata soprastante, al fine di renderla visivamente più snella e meno pesante, tramite l’uso di linee non parallele al piano di imposta.

A Guadalajara, presso Puerta de Hierro, in un contesto caratterizzato da numerosi grattacieli a destinazione mista (terziario, residenziale e commerciale) e di costruzione recente, sorge la torre per uffici Cube II. Concepito dallo studio Carme Pinós, l’edificio ha un’altezza di 150 metri, per un totale di ventotto piani fuori terra e sette interrati, e si trova nelle immediate vicinanze di altri due che hanno dimensioni molto simili. La scelta è stata quindi quella di inclinarlo di quattro gradi nella direzione della strada principale, per bilanciare il rapporto con l’intorno, determinando così le dimensioni e l’andamento diverso di ciascun livello.

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Il punto di partenza è una forma parallelepipeda, con due serie di setti in cemento armato che formano un angolo acuto e, in pianta, dividono l’edificio in due porzioni triangolari, libere da pilastri. I setti sono i principali elementi strutturali del Cube II. Attraverso l’uso di una trave inclinata al di sotto dei pilastri, in corrispondenza del fronte principale, è stata ricavata l’apertura dell’ingresso all’edificio. L’inclinazione di questo elemento strutturale viene ripresa dal «brise-soleil» della facciata soprastante, al fine di renderla visivamente più snella e meno pesante, tramite l’uso di linee non parallele al piano di imposta.

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La progettazione strutturale è stata affidata all’ing. Luis Bozzo, che ha concepito un nucleo centrale rigido in calcestruzzo in grado di trasferire gran parte delle sollecitazioni, ricorrendo a cavi post-tesi ad alta resistenza per l’armatura delle due zone triangolari adiacenti, destinate alla collocazione degli uffici. A partire da ciascun vertice della superficie triangolare, dove è situato un elemento strutturale verticale dalla sezione imponente, si sviluppano verso il centro e i pilastri laterali di facciata (collegati anche fra loro da un elemento orizzontale) le travi post-tese, formando un intreccio simile a una lettera «a».

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Gli elementi strutturali si riducono così, in ciascun piano, al core centrale, ai setti angolari e a due pilastri per ciascun settore, situati lungo in perimetro, in modo tale da liberare totalmente da interruzioni e soluzioni di continuità le aree open space, che arrivano fino alla dimensione di 20 x 17 m sfruttabili per intero.
Il comportamento dell’edificio in caso di evento sismico è stato studiato con particolare attenzione, in modo da evitare danni a elementi non strutturali anche in presenza di un terremoto di elevata intensità.

IL CANTIERE
Oggetto: Cube 2
Collocazione geografica: Puerta de Hierro – Guadalajara, Messico
Committente: Cube International
Progettoazione architettonica: Estudio Carme Pinós
Progettazione strutturale: Luis Bozzo
Impresa costruttrice: Anteus
Superficie: 2.633 mq
Altezza: 150 metri
Piani fuori terra: 28
Piani interrati: 7

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