Nel cuore di Østbirk, in Danimarca, Velux Group apre le porte della Lkr Innovation House, un hub dove idee, persone e tecnologie convergono per progettare il futuro della luce naturale. Qui, circa 500 professionisti collaborano per sviluppare prodotti e soluzioni che andranno oltre l’ambito tradizionale delle finestre per tetti, mantenendo però saldo il legame con la missione del gruppo: migliorare la qualità della vita sotto ogni tetto.
Un modello di rigenerazione sostenibile
La Lkr Innovation House nasce dal recupero di un ex magazzino industriale ideato nel 1995 da Lars Kann-Rasmussen, figlio del fondatore dell’azienda. La struttura, costruita con legno non trattato proveniente da foreste danesi e svedesi gestite responsabilmente, è diventata un simbolo di durabilità e innovazione.
Oggi, la sua rinascita ne esalta i valori originari: oltre il 50% dei materiali è stato riutilizzato, con un risparmio di 4.576 tonnellate di risorse e un’impronta di carbonio tra le più basse del settore, pari a soli 4,6 kg di CO₂ e per metro quadrato all’anno, già in linea con gli obiettivi ambientali del 2029.

«Con questo straordinario intervento disponiamo di un centro di innovazione di prim’ordine, dove progettare i migliori prodotti per l’industria delle costruzioni e per i nostri clienti. La Lkr Innovation House è la prova concreta del nostro impegno verso la ristrutturazione sostenibile e l’uso responsabile dei materiali» Tina Mayn, Executive Vice President Products & Innovation di Velux Group
Creatività, natura e collaborazione
All’interno dell’edificio la luce naturale è protagonista: oltre 400 finestre per tetti Velux inondano gli spazi di aria e luminosità, favorendo benessere e produttività. Uffici, laboratori e officine si intrecciano in un ambiente pensato per stimolare la co-creazione tra reparti, dalla ricerca al design, dalla supply chain alla finanza.
La Lkr Innovation House è un ecosistema aperto, dove ingegneri, designer e artigiani lavorano fianco a fianco per trasformare idee e prototipi in soluzioni concrete, testate direttamente nei vicini stabilimenti produttivi del gruppo.

A rendere possibile questa trasformazione è stata una rete di partner scelti per competenza e visione comune. Lo studio Praksis Arkitekter ha firmato il progetto architettonico, improntato al rispetto del contesto e alla valorizzazione dei materiali naturali. Gli ingegneri di Søren Jensen hanno curato la struttura e le soluzioni tecniche per massimizzare efficienza energetica e comfort ambientale.
Il paesaggio circostante è stato ridisegnato da Detblå Landscape Designers, che ha integrato la natura nel percorso quotidiano di chi lavora nell’edificio, mentre Briq ha dato forma agli spazi interni secondo criteri di flessibilità e collaborazione.
Gli arredi, realizzati da Holmris B8, combinano funzionalità, comfort e design danese, mentre l’esecuzione dei lavori è stata affidata all’impresa Kg Hansen, che ha tradotto in realtà la visione sostenibile di Velux.
«Abbiamo lavorato con i partner migliori per selezionare materiali e processi costruttivi sostenibili, portando al massimo la quantità di luce e aria fresca – ha aggiunto Tina Mayn –. Il risultato è un’atmosfera unica, dove creatività e spirito imprenditoriale possono prosperare».
Il complesso si affaccia sul parco Nature Østbirk, una foresta di 70.000 metri quadrati di proprietà del gruppo, che da oltre trent’anni accoglie dipendenti e cittadini. Un dialogo costante tra architettura e natura che riflette la filosofia di Velux: costruire ambienti più sani, luminosi e sostenibili per le persone e per il pianeta.