I rifiuti prodotti dai cantieri edili sono mediamente costituiti per l’80 per cento del totale da laterizio e calcestruzzo; il restante 20 per cento è invece suddiviso tra gli imballaggi e il materiale proveniente dagli scavi. Fornire modalità operative per il recupero di rifiuti speciali non pericolosi finalizzato alla produzione di materiali riutilizzabili nel settore delle costruzioni, è quanto si propone un provvedimento appena approvato dalla giunta regionale veneta, su proposta dell’assessore all’ambiente Maurizio Conte.
«La problematica connessa con la gestione del recupero di questo tipo di rifiuti è stata in più occasioni affrontata dalla giunta regionale mediante l’emanazione di specifiche modalità operative tese a regolamentarne le procedure gestionali. Preso atto dei positivi risultati ottenuti dall’applicazione dell’ultimo provvedimento, emanato nel 2012, si è ritenuto opportuno proseguire sulla medesima strada, affrontando in particolare la questione relativa alla produzione e all’utilizzo, nel settore delle costruzioni, di prodotti ottenuti dal recupero di rifiuti, sia attraverso un loro possibile utilizzo diretto, sia attraverso il loro utilizzo a valle di precise lavorazioni, nell’assoluto rispetto della normativa vigente».
Maurizio Conte, assessore all’ambiente, Regione Veneto
Data la valenza ambientale dell’argomento, la Regione ha proceduto a costituire un tavolo di lavoro, a cui hanno partecipato rappresentanti delle province, dell’Arpav, di Confartigianato e di Confindustria, le cui risultanze hanno consentito di enucleare precise norme tecniche e ambientali da rispettare nell’attività di produzione e utilizzo nel settore delle costruzioni di “prodotti di recupero” e di “rifiuti tal quali”, norme che sono state ora adottate dalla giunta regionale come specifica regolamentazione su tutto il territorio regionale.
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