Ha i giorni contati il vecchio termovalorizzatore di Bolzano, sulla sponda sinistra del fiume Isarco, nell’area industriale collocata a Sud-Est della città. I lavori di demolizione, commissionati dalla Provincia Autonoma di Bolzano per un valore di 2,7 milioni di euro, sono stati affidati a Vitali spa, gruppo leader specializzato nel decommissioning industriale in Rti con Erdbau srl di Merano.
L’impianto, non più in funzione dal 2013 e messo in sicurezza nel 2015, è composto da due linee di incenerimento, la prima avviata nel 1988, la seconda nel 1996, costituite ognuna da un sistema di incenerimento rifiuti e recupero di calore, da una sezione di depurazione fumi e da un ciclo termico per la produzione di energia.

Il progetto prevede: lo smontaggio e la bonifica degli impianti facenti parte delle linee di incenerimento del vecchio termovalorizzatore; la demolizione delle strutture e i movimenti di terra, con la realizzazione degli scarichi delle acque bianche, lo spostamento di una condotta del gas di media pressione e l’impermeabilizzazione superficiale.
I lavori saranno eseguiti senza nessun intralcio al nuovo impianto, adiacente al cantiere, in modo da garantire il continuo funzionamento del nuovo termovalorizzazione, la viabilità lungo l’Autostrada del Brennero e via Lungo Isarco Sinistro, l’accesso al personale addetto ai magazzini Seab.
Inoltre, durante i lavori particolare attenzione sarà posta nei confronti di tutte le componenti possibilmente inquinanti: polveri e ceneri residuali, anche sotto forma di incrostazioni, prodotte dal ciclo termico; materiali coibenti contenenti fibre minerali o similari su tubazioni, serbatoi, parti di impianto ecc. e materiali refrattari presenti nella camera di combustione e di post-combustione, nel camino e su altre parti dell’impianto.
La demolizione dell’impianto partirà infatti solo dopo lo smontaggio e la bonifica in ambiente protetto di tutte le componenti impiantistiche delle due linee di incenerimento.

Un esempio concreto per sottolineare la grande attenzione alle tematiche legate alle tecniche di demolizione atte a minimizzare l’impatto con l’ambiente, e in particolare per separare fin dall’origine i rifiuti prodotti e avviarli a recupero per quanto possibile e l’utilizzo di un’attrezzatura specifica per la demolizione dei materiali refrattari all’interno del camino.
Infatti, questa particolare attrezzatura, montata su un braccio gru, verrà calata all’interno del camino e demolirà progressivamente i materiali refrattari facendoli cadere al suolo per poterli meglio recuperare e smaltire. Una volta demolita la parte interna della ciminiera si provvederà ad abbattere il resto con un particolare mezzo da demolizione con un braccio oltre i 50 mt radiocomandato e radiocontrollato.
Riguardo invece le strutture in acciaio oggetto della demolizione e considerata la loro particolarità, verrà utilizzato un mezzo da demolizione da 70 tonnellate appositamente studiato per questo intervento atto all’utilizzo di una cesoia idraulica da 7,5 tonnellate a un’altezza di 18 metri e un’altra pinza idraulica da 3,5 tonnellate che lavorerà a un’altezza superiore ai 30 metri. I lavori avranno una durata di circa 8 mesi. (vb)