Enea-Confcommercio. Protocollo di intesa sullo sviluppo sostenibile

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Realizzare attività di ricerca, formazione, informazione e di analisi per l’uso efficiente delle risorse e la riqualificazione energetica tramite l’integrazione delle rispettive competenze. È quanto prevede il Protocollo d’Intesa firmato il 13 febbraio dal Presidente di Confcommercio – Imprese per l’Italia, Carlo Sangalli, e dal Presidente dell’Enea, Federico Testa.
L’accordo quadriennale punta a favorire la definizione e la realizzazione di progetti e di azioni comuni in settori strategici per lo sviluppo urbano e territoriale, con particolare attenzione alla sostenibilità ambientale anche in chiave turistica. La collaborazione riguarderà inoltre le attività di diagnosi e riqualificazione energetica e il supporto alla redazione di bandi e al reperimento di finanziamenti.
Riconoscendo l’importanza della lotta al cambiamento climatico e il perseguimento di uno sviluppo sostenibile, l’accordo Confcommercio-Enea vuole promuovere l’uso efficiente delle risorse favorendo la transizione verso un modello di economia circolare, che comprenda il ciclo dei rifiuti, la gestione sostenibile della risorsa idrica e il recupero di materie prime dai rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee).
In questo quadro Enea si impegna a fornire risorse umane, tecnologie e servizi, a supportare Confcommercio per le attività di formazione e informazione e a condividere competenze utili per individuare esigenze ed opportunità di innovazione tecnologica.

«La firma del protocollo Confcommercio-Enea è un passo molto importante per rendere tutti consapevoli delle emergenze e delle soluzioni possibili perché solo attraverso la collaborazione di tutti può emergere uno sviluppo sostenibile compresa la tutela del nostro mare e la valorizzazione delle imprese del turismo e del terziario di mercato» Carlo Sangalli, presidente Confcommercio – Imprese per l’Italia

Il protocollo è stato firmato dai due presidenti durante l’incontro, organizzato da Enea e Confcommercio, “Pericolo Mediterraneo per l’economia del mare” durante il quale è emerso che “il livello del mar Mediterraneo si sta innalzando velocemente a causa del riscaldamento globale. Entro il 2100 migliaia di chilometri quadrati”, oltre 5.600 km quadrati e più di 385 km di costa, “di aree costiere italiane rischiano di essere sommerse dal mare, in assenza di interventi di mitigazione e adattamento”.

 «Ci troveremo nei prossimi anni con sempre più zone costiere che potranno essere messe a rischio da eventi non prevedibili e che non abbiamo visto nel passato. Non dobbiamo rassegnarci, ma puntare a fare tutto quello che si può per prevenire dal punto di vista generale – e quindi la lotta ai cambiamenti climatici e quant’altro, ovvero l’oggetto del protocollo di intesa firmato con Confcommercio – ma poi anche dal punto di vista specifico, riuscire a programmare degli interventi per limitare gli effetti di questo cambiamento» Federico Testa, Presidente Enea

 

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