Inu | Riva del Garda

Progetti e le linee guida per le città accessibili

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A Riva del Garda verranno presentate le “linee guida per politiche e integrazione” riguardanti le città accessibili a tutti. Si proporrà in estrema sintesi la sistematizzazione e l’integrazione delle azioni e delle politiche per l’accessibilità delle città, per arrivare a una maggiore efficacia.

Un passaggio importante del doppio evento che l’Istituto Nazionale di Urbanistica terrà a Riva del Garda nel prossimo aprile (dal 3 al 6 ci sarà la Rassegna Urbanistica Nazionale “Mosaico Italia: raccontare il futuro”, il 5 il trentesimo Congresso nazionale) sarà quello dedicato all’accessibilità.

Giungerà al culmine, infatti, il percorso inaugurato nel luglio 2016, quando prese il via il programma di lavoro “Città accessibili a tutti”, promosso dall’Inu assieme ad altri soggetti.

A Riva del Garda verranno presentate le “linee guida per politiche e integrazione” riguardanti appunto le città accessibili a tutti. I riferimenti di principi stanno nella nostra Costituzione (articolo 3, comma 2), nonché nella Convenzione Onu del 2006, ratificata dalla legge 18 del 2009.

Iginio Rossi | Inu | Community Città Accessibili.

Il programma di lavoro è racchiuso nella Community “Città accessibili”. Entrambi sono coordinati da Iginio Rossi, che riepiloga: «Dal 2016 al 2018 il progetto pilota è stato sviluppato con la realizzazione di numerose iniziative pubbliche, circa 20, che hanno coinvolto quasi seicento persone. Ci sono stati convegni, confronti, seminari tenuti in tutta Italia: nel corso delle edizioni di Urbanpromo a Milano, alla Biennale dello spazio pubblico a Roma, al Festival delle Città accessibili di Foligno, poi a Verona, Ancona, solo per citarne alcuni».

Il confronto continuo ha costituito una rete eterogenea ma rappresentativa delle diverse “anime” della cosiddetta accessibilità a 360°, arrivando a raccogliere attraverso specifici call for paper 120 casi ed esperienze, disponibili nell’apposita sezione di Urbanistica Informazioni online

Rossi specifica che l’approccio utilizzato è più ampio di quello tradizionalmente noto. Quest’ultimo interpreta l’accessibilità come rimozione delle barriere architettoniche. «Città accessibili a tutti” invece ha stimolato la segnalazione da enti pubblici, associazioni e cittadini di progetti e azioni dove si è operato, dice il coordinatore della Community, in alcuni casi per il superamento delle barriere architettoniche, in altri di quelle sensoriali, percettive, cognitive, culturali, sociali, economiche, sanitarie, di genere. L’accessibilità è intesa quindi nel senso più vasto possibile, e diventa la pratica attraverso cui le città diventano amiche e inclusive, sotto tutti i punti di vista».

Un apposito gruppo di lavoro, basandosi sugli stimoli e sui risultati del programma biennale, sta redigendo le linee guida che verranno presentate a Riva del Garda.

Si proporrà in estrema sintesi la sistematizzazione e l’integrazione delle azioni e delle politiche per l’accessibilità delle città, per arrivare a una maggiore efficacia. Le proposte saranno articolate in: strumenti per programmare e pianificare; progetti per la fruizione di spazi e servizi; processi per politiche e integrazione; formazione per promuovere consapevolezza e partecipazione; tutti pubblicati in un’apposita piattaforma web.

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