Lavoro | Edilizia

Buzzi Unicem annuncia la chiusura degli stabilimenti. I sindacati chiedono soluzioni concrete per i dipendenti

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A seguito della comunicazione da parte di Buzzi Unicem circa la volontà di chiudere definitivamente i due cementifici, i sindacati (Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil) chiedono soluzioni e proposte concrete per il futuro dei 95 lavoratori degli stabili.

Sono giorni difficili per i lavoratori degli stabilimenti Buzzi Unicem di Arquata Scrivia (Al) e Testi/Greve in Chianti (Fi). Ieri mattina, nel corso di un incontro tra la proprietà, il Coordinamento delle Rsu e le segreterie nazionali di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil, l’azienda ha comunicato la volontà di chiudere definitivamente i due siti, che occupano in tutto circa 95 lavoratori.

Il prossimo 11 febbraio i sindacati incontreranno le Rsu per decidere insieme i prossimi passi e le iniziative di mobilitazione e lotta in difesa dei posti di lavoro dei dipendenti.

Fabrizio Pascucci, Salvatore Federico, Tatiana Fazi | Segretari nazionali Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil

«Per quanto riguarda lo stabilimento di Testi, la notizia era già nell’aria da tempo. Per questo i lavoratori sono in presidio permanente da più di 4 mesi, nonostante ciò, l’azienda non ha ritenuto opportuno tornare sui propri passi. Nulla invece lasciava presagire che l’azienda volesse chiudere anche lo stabilimento di Arquata, una vera e propria doccia fredda. Di fronte a questa grave decisione, ci aspettiamo che l’azienda mostri senso di responsabilità. Servono soluzioni e proposte concrete che diano risposte all’altezza della situazione, ci sono 95 lavoratori che attendono di sapere quale futuro li aspetta, 95 famiglie e non zavorre di cui liberarsi all’occorrenza». (vb)

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